"Quando il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, sottovaluta il dissenso dei sindacati o di una parte di essi sul Jobs Act e quando sostiene l'esistenza in Italia di regole troppo rigide, dimostra di non conoscere bene il mondo del lavoro e la legge Fornero che ha interamente smontato l'articolo 18". È il commento del segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella, alle parole espresse dal premier nel corso della conferenza stampa a Berlino.
Per il sindacalista "il vertice di Berlino dimostra solamente che la Cancelliera Angela Merkel darà all'Italia credibilità solo davanti alla prova dei fatti, i quali in termini di coperture restano ancora vaghi e rischiosi".
Se Renzi, prosegue, "crede di riuscire a realizzare la crescita dando addosso al sindacato, smontando ulteriormente le regole sul lavoro, mettendo pochi soldi al mese in busta paga solo ad una parte del ceto medio-basso, senza fare investimenti sui settori produttivi più trainanti, come ad esempio le infrastrutture, si ritroverà, anzi metterà il Paese nelle condizioni di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano".