La decisione di diversificare i pagamenti della Tasi a seconda del comune "crea evidenti disparità di trattamento tra cittadini" e viola la Costituzione. A dirlo è il Codacons, commentando l'iniziativa presa dal governo per risolvere il caos che si è creato sulla nuova tassa sui servizi indivisibili, la cui aliquota non è ancora stata deliberata da circa 7 mila comuni nonostante la scadenza prevista del 23 maggio.
Su decisione del governo il pagamento della Tasi è slittato a settembre per i comuni ancora inadempienti mentre è stata confermata per il 16 giugno la scadenza della prima rata per tutti gli altri comuni. Una situazione che secondo il Codacons si è creata "a causa delle incapacità delle amministrazioni locali e centrale". Per l'associazione dei consumatori la soluzione trovata dal governo viola la Costituzione "che all'art. 3 sancisce l'assoluta uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge".
Il Codacons precisa di stare vagliando "possibili azioni legali da intraprendere nei confronti dello Stato contro una misura ingiusta che crea disparità di trattamento tra cittadini, per cause imputabili unicamente alla pubblica amministrazione".