"Lo stato di diritto sociale non va smantellato, in particolare il diritto fondamentale al lavoro". E' quanto avverte Papa Francesco, nel discorso rivolto ai partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio 'Giustizia e Pace', guidati dal cardinale Peter Turkson e ricevuti nella sala Clementina del Palazzo Apostolico in Vaticano. Il Papa cita "tre strumenti fondamentali per l'inclusione sociale dei più bisognosi: l'istruzione, l'accesso all'assistenza sanitaria e il lavoro per tutti".
In particolare, Francesco sottolinea che "l'istruzione, il lavoro e l'accesso al welfare per tutti sono elementi chiave sia per lo sviluppo e la giusta distribuzione dei beni, sia per il raggiungimento della giustizia sociale, sia per appartenere alla società e partecipare liberamente e responsabilmente alla vita politica, intesa come gestione della 'res publica'. Visioni che pretendono di aumentare la redditività, a costo della restrizione del mercato del lavoro che crea nuovi esclusi - è il monito del pontefice - non sono conformi a un'economia a servizio dell'uomo e del bene comune, a una democrazia inclusiva e partecipativa".
Una autentica giustizia sociale, ricorda ancora il Papa, "esige, da una parte, profonde riforme che prevedano la ridistribuzione della ricchezza prodotta e l'universalizzazione di mercati liberi a servizio della famiglie; e dall'altra, la ridistribuzione della sovranità, sia sul piano nazionale sia sul piano sovranazionale".