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Crisi, Barroso: "L'Italia ha potenziale ma servono riforme strutturali"

11 ottobre 2014 | 15.19
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Il presidente della Commissione Ue: "L'Europa non può riprendersi senza il contributo dell'Italia". Venerdì la visita a Pompei: "Fiducioso che il progetto sarà completato"

Jose Manuel Barroso (Infophoto)
Jose Manuel Barroso (Infophoto)

"L'Italia ha un grosso potenziale" che si esprimerà "se ci sarà il coraggio di fare le riforme"; su questo "il Jobs Act è un punto importante". Lo ha detto il presidente della Commissione Europea Jose Manuel Barroso, all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli dove ha tenuto una lectio magistralis sull'Europa.

"Alcune aziende - ha spiegato Barroso - vanno negli Stati Uniti perché, dicono, non c'è la legislazione sul lavoro che c'è in Italia. E' un problema che va affrontato, se i Paesi vogliono più competitività devono fare riforme strutturali. La minore competitività non ha a che fare con le politiche europee, facile dire che è colpa dell'Unione Europea ma non è così, sono responsabilità nazionali. L'Italia ha le tasse sull'energia più alte in Europa".

"Renzi - ha proseguito Barroso - ha portato energia ed entusiasmo all'Italia e questo è un bene. Sta dando i giusti segnali in termini di riforme e speriamo riesca. Se riuscirà a portare a termine le riforme l'Italia avrà successo e per noi l'Italia è molto importante. L'Europa non può riprendersi senza il contributo dell'Italia".

Fondi Ue - "Tra il 2014 e il 2020 l'Italia avrà più di 40 miliardi di euro. Spero che sia in grado di spenderli e di investirli", ha proseguito Barroso. "Ho visto le classifiche - ha aggiunto - e l'Italia ha i livelli più bassi di spesa con Croazia, Romania e Bulgaria. Dovreste essere tra i migliori e invece siete tra i peggiori. E' inammissibile, l'ho detto a Berlusconi, Monti, Letta e ora a Renzi. E' un peccato che in Italia si perdano tanti soldi per carenze amministrative", ha sottolineato.

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