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Morto in un incidente aereo il Ceo di Total Christophe de Margerie

21 ottobre 2014 | 08.17
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Il suo jet privato in fase di decollo si è schiantato contro uno spazzaneve sulla pista dell'aroporto moscovita di Vnukovo. L'autista del mezzo era ubriaco. Con de Margerie sono morti i tre membri dell'equipaggio. Una vita nel petrolio per il nipote di Taittinger

Christophe de Margerie (Xinhua)
Christophe de Margerie (Xinhua)

Il ceo di Total, Christophe de Margerie, 63 anni, è morto in un incidente all'aeroporto di Mosca Vnukovo. Il suo aereo privato, un jet Falcon-50, in fase di decollo ha centrato un mezzo spazzaneve. Sono morti anche i tre membri francesi dell'equipaggio.

L'autista dello spazzaneve contro il quale si è scontrato il jet in fase di decollo, era ubriaco, riferiscono gli investigatori russi che stanno indagando sull'incidente. Per gli inquirenti si è trattato di un caso di "negligenza criminale".

"E' già evidente che la causa degli eventi non è stata affatto una tragica confluenza di circostanze, che è quanto i funzionari dell'aeroporto stanno tentando di sostenere, ma la negligenza criminale dei responsabili che non sono stati in grado di coordinare le azioni dei dipendenti dello scalo", ha detto il portavoce degli investigatori, Vladimir Markin che ha anche annunciato la probabile sospensione di numerosi funzionari dello scalo.

La morte improvvisa del direttore generale di Total ha sconvolto la Francia che ricorda in modo unanime un "grande dirigente" e un "grande personaggio". "Lo conoscevo come dirigente, come il patron della grande azienda francese", sottolinea ai microfoni di 'Europe 1', il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin. De Margerie, "portava con sé l'immagine forte, dinamica dell'economia francese. Ce ne sono pochi che portano in questo modo questa immagine. Era un personaggio caloroso, amichevole, che metteva gioia", sottolinea ancora Sapin aggiungendo che "aveva la capacità di dire, senza temere, quello che pensava a tutti: capi di Stato, grandi dirigenti di azienda e responsabili politici francesi". La scomparsa di de Margerie, sottolinea Pierre Gattaz, il presidente del Medef, la Confindustria francese, "è un immensa perdita per il nostro paese. Questo uomo visionario era un grande esperto nel suo settore". Il patron di Total "ha condotto con brio la prima azienda francese". Anche il presidente e direttore generale di Gdf Suez, Gérard Mestrallet, ricorda de Margerie come un uomo "pieno di humor e caloroso" che quando "aveva qualcosa da dire non faceva giri di parole" e che era una persona particolare rispetto all'establishment.

La morte di de Margerie apre immancabilmente il capitolo della sua successione. Total "deve continuare a guardare avanti". Il gruppo "è preparato per garantire la corretta continuità della sua gestione e delle sue attività, anche di fronte a questo tragico evento", assicura il segretario generale del gruppo, Jean-Jacques Guilbaud.

Con la scomparsa del Ceo Total si apre un'incognita per il gruppo francese che nel 2013 ha registrato un fatturato di oltre 189 miliardi di euro (-5%) e un utile netto di 10,7 mld (-12%). L'incarico di presidente e direttore generale di Total, storicamente, viene affidato ad un uomo del gruppo. In 'pole position', secondo molti osservatori, ci sarebbero due membri del comitato esecutivo: Philippe Boisseau, 52 anni, l'attuale direttore generale Marketing Servizi Patrick Pouyanné, 51 anni, l'attuale direttore generale del ramo raffineria-chimica e Arnaud Breuillac, 56 anni, l'attuale direttore generale Expoloration Production.

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