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Poletti apre alla riforma delle pensioni: "Intervento in prossima legge stabilità"

03 marzo 2015 | 14.42
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La revisione della legge Fornero avverrà nel quadro di tenuta dei conti pubblici e si partirà dalle situazioni più specifiche e delicate. Il presidente dell'Inps propone: "Pensioni in anticipo ma più leggere". Taddei: Poletti e Boeri garanzia per riforma importante. Da sindacati sì a flessibilità in uscita.

Poletti apre alla riforma delle pensioni:

L'intervento sulle pensioni per rendere l'uscita più flessibile "coinciderà con la legge di stabilità". E' il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a disegnare così la tempistica di uno dei provvedimenti più attesi sottolineando come, per "non alimentare aspettative", occorra prima avviare una riflessione. "Dobbiamo fare un lavoro preliminare di studio e poi arrivare alle decisioni", ha spiegato. Il tutto dunque avverrà nel quadro di tenuta dei conti pubblici e si partirà "da situazioni più specifiche e delicate".

Per Poletti, d'altra parte, come ha spiegato in una conferenza stampa all'Inail, il tema della flessibilità in uscita "è una delle possibilità" e "bisogna guardare a un panorama molto diversificato e verificare i problemi cui dare una risposta". La flessibilità in uscita, infatti, ribadisce, "è una delle opzioni ma ci sono anche specifiche condizioni che si riferiscono a chi perde il lavoro e non arriva a maturare i requisiti pensionistici". Ed è un'opzione "su cui si sta riflettendo tenendo conto delle richieste Ue" anche un tipo di flessibilità a fronte di una 'penalizzazione' o assegno più basso: "è una delle possibilità", dice.

Secondo Poletti, per questi ultimi, "o si adotta un ammortizzatore specifico o si individua una modalità ponte per andare in pensione". I sindacato comunque saranno ascoltati ma dopo "una verifica e una riflessione" anche con l'Inps e il nuovo presidente Tito Boeri. "Li vedrò ma non c'è ancora una data. Dobbiamo avere un pò di tempo per una visione condivisa. Naturalmente ascolteremo i sindacati che hanno delle proposte da avanzare".

Le parole del ministro arrivano sulla scia di quelle, raccolte in un'intervista del Corriere della Sera, del presidente dell'Inps Tito Boeri. "Usando il calcolo contributivo, si potrebbero introdurre forme di flessibilità” che permetterebbero di consentire l' uscita anticipata dal lavoro, ma con pensioni proporzionalmente più leggere, evidenzia. Una soluzione che necessità, però, del via libera di Bruxelles. “Prima bisogna convincere la Commissione europea, perché purtroppo i conti pubblici vengono considerati nella loro dimensione annuale anziché sul medio-lungo periodo. Bisogna battersi in Europa per arrivare a una valutazione intertemporale del bilancio”, suggerisce Boeri.

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