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Sidoli (Philip Morris Italia), incentiviamo chi si dedica a innovazione e sviluppo

27 aprile 2015 | 19.00
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L'ad e presidente di Philip Morris Italia Eugenio Sidoli
L'ad e presidente di Philip Morris Italia Eugenio Sidoli

"Un incentivo per chi ha voglia di fare e soprattutto per chi ha voglia di dedicarsi all’area dell’innovazione, che riteniamo essere un’area critica per lo sviluppo dell’Italia". Così l'ad e presidente di Philip Morris Italia Eugenio Sidoli ha spiegato ai cronisti, al Mast di Bologna, il senso del programma 'Pm Campus: Empowering research award' tramite il quale la multinazionale del tabacco ha finanziato 17 progetti di ricerca universitaria degli Atenei di tutta Italia, con un finanziamento complessivo di 250mila euro. Le premiazioni dei 17 ricercatori è avvenuta oggi a Bologna alla presenza, tra gli altri, del ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

"E' importante avvicinare il mondo dell’accademia, della teoria a quello della pratica" ha detto Sidoli in merito al progetto, rimarcando che su questo "gli italiani sono molto arretrati rispetto agli Usa", quindi, ha concluso, "questo è un incentivo a fare meglio".

L'idea è non solo finanziare percorsi di ricerca e innovazione, in campo agricolo, ingegneristico ed economico-fiscale, ma anche aprire ad un possibile futuro impiego dei ricercatori nel nuovo grande stabilimento Philip Morris di Crespellano.

"Ci sono sempre anche opportunità per l’inserimento nel progetto di Crespellano - ha infatti aggiunto Sidoli - che ha un piano di assunzioni in prospettiva piuttosto importante". Insomma un'attività che avrà bisogno di talenti ed è pronta ad investire sulle professionalita' migliori, offrendo occasioni di lavoro o collaborazioni.

La realizzazione del nuovo stabilimento alle porte di Bologna, infatti, "procede secondo i piani che avevamo, va via spedito senza problemi", spiega Sidoli aggiungendo che "ci sono già tre capannoni costruiti e si stanno cominciando a installare le macchine, quindi in linea con i nostri piani".

Prevista, dunque, ha confermato l'ad, "l’apertura entro la fine dell’anno" con l' avvio delle prime produzioni. Si tratta di un sito produttivo realizzato con un investimento da 500 milioni di euro che occuperà fino a 600 lavoratori, cui si aggiungono i 400 di Intertaba.

In questo modo si rafforza il rapporto tra l'azienda e il territorio bolognese che "non è solo di dialogo - ha spiegato l'ad di Philip Morris - ma anche di mutuo sviluppo, guardando avanti e al futuro". Non a caso, ha aggiunto Sidoli, "da qui nascono accordi con scuole professionali e università e altre istituzioni tutte orientate a fare di Bologna un nuovo polo di sviluppo dell’economia" locale e nazionale.

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