Il ministro dell'Economia: "Stiamo guardando tutti gli aspetti. Quanto prima definiremo il quadro quantitativo". Sul Def: "I numeri sulla crescita economica della Ue sono in linea con i nostri, ha la stessa visione attuale e futura". La Consulta boccia il blocco della rivalutazione. I dati Inps: due pensioni su tre al di sotto dei 750 euro
Il ministero dell'Economia sta lavorando per ''rispondere positivamente a quello che la Consulta dice'' nella sentenza con cui ha bocciato il blocco dell'aumento delle pensioni, previsto dal decreto legge 'salva Italia'. Il ministro Pier Carlo Padoan assicura: ''Stiamo guardando tutti gli aspetti''. ''Quanto prima definiremo il quadro quantitativo''.
I tre anni di ''recessione profonda'', ha detto Padoan in audizione al Senato, hanno provocato una perdita del Pil che ''raggiunge il 10%''. Mentre sulle misure contenute nel Def, il ministro è ottimista: le previsioni della commissione Ue, che oggi ha diffuso i numeri macro di crescita economica, sono ''in linea con il Def. Questo ci rassicura - ha detto a margine dell'audizione - perché ha la stessa visione attuale e futura'' dell'economia italiana.
Durante l'audizione Padoan aveva spiegato: ''Non potremo dire di essere completamente fuori dalla crisi fino a quando il problema dei crediti deteriorati non sarà risolto". "I crediti in sofferenza sono una parte importante dei bilanci'' degli istituti di credito ed è ''ben noto il fatto che la presenza dei crediti deteriorati indebolisce la capacità di fare credito'', osserva il ministro.
Secondo il ministro, infine, "la disciplina degli aiuti di Stato è uno degli ostacoli, se non il principale'' per le misure di bad bank. Ma le norme sugli aiuti di Stato ''non sono i 10 comandamenti''.