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Expo, lo spreco di cibo costa 2.060 miliardi nel mondo. Oltre 8 in Italia

06 giugno 2015 | 21.03
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Educazione e prevenzione sono le parole chiave di 'Primo non sprecare'

left dishes in restaurant - Getty Images/Hemera
left dishes in restaurant - Getty Images/Hemera

Lo spreco di cibo - dal residuo in campo alla produzione e distribuzione allo spreco domestico - vale nel mondo circa 2.060 miliardi di euro, in Italia lo spreco domestico vale lo 0,5% del nostro Pil, oltre 8 miliardi di euro. È quanto emerge in 'Primo non sprecare', nel Parco Biodiversità di Expo, tappa della campagna 'Un anno contro lo spreco 2015' di Last Minute Market. All'indomani della giornata mondiale dell'Ambiente, secondo gli ultimi dati dell'Osservatorio nazionale Waste Watcher (Last Minute Market con Swg) presentati all'Esposizione universale per un italiano su due la parola cibo è sinonimo di piacere e quattro italiani su cinque (77%) insegnano ai loro figli a non sprecare il cibo, eppure si spreca il 45% della frutta e verdura, il 30% del pesce e il 20% della carne, mentre 10 milioni di italiani vivono e si alimentano in condizioni di povertà. Ogni settimana vengono buttati nella spazzatura di ogni casa una media di due etti di cibo ancora buono: quasi un chilo al mese.

Nella lotta allo spreco l'educazione alimentare è la parola chiave. "Lo spreco del cibo - spiega il sottosegretario all'Ambiente Barbara Degani - deve essere assolutamente combattuto e bisogna insegnare a non sprecare". In questo senso "va fatta un'azione capillare nelle famiglie perché lo spreco maggiore si ha nel frigo di casa". Parole condivide dall'agroeconomista e fondatore di Last Minute Market, Andrea Segrè: "Si spreca ancora molto, ma la tendenza allo spreco diminuisce: non sappiamo se è colpa della crisi, per cui tutti siamo più attenti, o anche l'effetto della battaglia, della lotta che abbiamo messo in campo in questi anni". E aggiunge: "dovremmo fare uno scatto, fare prevenzione contro lo spreco alimentare e ambientale perché prevenire è meglio che punire".

Gli ultimi dati dell'osservatorio rilevano progressi nella cultura ambientale del Paese: il rispetto dell'ambiente è 'una necessità' per un italiano su due (52%) ed è 'un valore' per il 38% degli intervistati. Sicuramente per i vincitori della sesta edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che ha visto l’Italia primeggiare tra tutti i 27 paesi partecipanti con 5.643 azioni realizzate. Premiazione alternata da un evento di showcooking dello chef Nicola Salvini che ha preparato piatti con cibo di recupero. Scelta non casuale: la lotta allo spreco alimentare è stato il tema centrale dell’edizione Serr 2014 ed è tra i temi cruciali della Carta di Milano che sarà consegnata il prossimo 16 ottobre - Giornata mondiale dell'alimentazione - al sottosegretario generale Onu Ban Ki Moon.

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