cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 14:19
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Bankitalia alza stime crescita ma avverte: "Non indebolire le riforme"

17 luglio 2015 | 15.17
LETTURA: 4 minuti

Bankitalia alza stime crescita ma avverte:

Bankitalia rivede al rialzo le stime di crescita. E, nel Bollettino economico trimestrale, descrive un quadro dell'economia in lenta ma diffusa ripresa. Migliorano le condizioni del mercato del lavoro, si intravede un incremento dei consumi. Segnali positivi anche dal credito, anche se il problema delle sofferenze delle banche italiane va risolto per assicurare il sostegno che serve all'economia. Ma via Nazionale avverte: aumenterebbero i rischi se si attenuasse la spinta per le riforme.

Crescita. Nelle il pil si espanderebbe dello 0,7 per cento nel 2015 e accelererebbe all’1,5 nel 2016, grazie principalmente al progressivo rafforzamento della domanda interna. Al termine dell’orizzonte di proiezione il prodotto avrebbe recuperato circa un quarto di quanto perduto nel corso della crisi finanziaria globale e di quella dei debiti sovrani. Le proiezioni di crescita per il complesso del biennio 2015-16 sono più favorevoli di quelle pubblicate in gennaio, prima dell’avvio del programma di acquisto di titoli dell’Eurosistema, di oltre mezzo punto percentuale.

Riforme. "I rischi si accentuerebbero se si diffondesse la percezione di un indebolimento nella determinazione nel portare a termine le riforme necessarie a risollevare il potenziale di sviluppo dell’Italia: un aumento dell’incertezza potrebbe frenare la crescita degli investimenti e contrastare la ripresa dei consumi, condizioni per un ritorno alla crescita".

Lavoro. Le condizioni del mercato del lavoro "seguiterebbero a migliorare, in sincronia con la ripresa dell’attività produttiva". E' la previsione contenuta nel Bollettino economico di Bankitalia. L’occupazione misurata in unità standard, in moderata espansione dall’inizio del 2014, accelererebbe allo 0,7% in media nel prossimo biennio, beneficiando del miglioramento del ciclo e, soprattutto nel corso di quest’anno, della riduzione del cuneo fiscale introdotte nell’ultima legge di stabilità.

Consumi. I consumi delle famiglie accelererebbero gradualmente lungo l’orizzonte di proiezione, grazie alla ripresa del reddito disponibile reale, che beneficerebbe delle misure di sostegno disposte dal Governo e del miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Nel complesso "crescerebbero attorno al mezzo punto percentuale nell’anno in corso, di oltre un punto nel prossimo". Nello specifico, rispettivamente, +0,6% e +1,1%.

Credito. Nei tre mesi terminanti in maggio la contrazione del credito al settore privato non finanziario si è annullata (al netto dei fattori stagionali, da -1,5 in febbraio, in ragione d’anno). La flessione dei prestiti alle società non finanziarie si è attenuata (-0,5 per cento, da -2,5). Il credito alle famiglie ha registrato un modesto aumento (0,4 per cento) per la prima volta da marzo del 2012.

Sofferenze. L’elevata consistenza dei crediti in sofferenza ereditata dalla lunga recessione (pari al 10 per cento circa del totale dei prestiti in marzo) "continua a costituire un freno alle politiche di prestito delle banche e distoglie risorse dal finanziamento dell’economia". E "un’accelerazione dello smobilizzo dei prestiti in sofferenza contribuirebbe a sostenere la dinamica del credito".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza