Il modello di vita sano promosso all'Expo come parte integrante della Costituzione è il concetto attorno al quale si sono svolte le celebrazioni del National Day di Timor Est a Expo 2015. Una cerimonia durante la quale sono stati sottolineati i progressi fatti dal Paese asiatico nello sviluppo della cultura della sostenibilità e nei livelli di democrazia, presenti anche nella Carta costituzionale timorese: "Dal 2006 - ha detto il presidente del Consiglio Agio Pereira - abbiamo compiuto passi da gigante, grazie alla resilienza e alla determinazione del nostro popolo".
Gli "sfollati hanno trovato casa e la polizia ha preso controllo della sicurezza", ha aggiunto Pereira. "I media e la società civile si rafforzano e la povertà è diminuita grazie a investimenti pubblici. L'aspettativa di vita è cresciuta di due anni ed è stata condotta con successo una lotta contro l’analfabetismo".
Il 30 agosto 1999, ha poi ricordato il primo ministro asiatico, "attraverso una consultazione popolare, il Paese è entrato a far parte della comunità internazionale come Stato indipendente e sovrano". E "oggi celebriamo il 16esimo anniversario di quel referendum, ribadendo che tra gli obiettivi della nostra nazione vi è vita sana e rispetto reciproco".
Il "valore aggiunto dell'esposizione universale - ha detto quindi intervenendo il viceministro degli Interni italiano Filippo Bubbico - è la presenza di Paesi che possono aprirsi al mondo in una prospettiva diversa che dà fiducia a loro e alla comunità internazionale". L’Italia, ha aggiunto Bubbico riferendosi al fatto che proprio all'Expo il nostro Paese si è fatto promotore di tre conferenze Onu sulle piccole isole, "si impegna nel sostegno sul piano bilaterale e multilaterale al processo di consolidamento nazionale e democratico del Paese".
Al termine della cerimonia, le delegazioni dei due Paesi, rappresentate per l'Italia dal commissario generale di Expo 2015 Bruno Pasquino e dal prefetto di Milano Francesco Paolo Tronca e per Timor Est dal ministro del Turismo Francisco Kalbuadi Lay, dal ministro delle Finanze Santina Cardoso e dal vicepresidente del parlamento Aderito Hugo da Costa, hanno quindi lasciato spazio agli artisti timoresi che, con tamburi e costumi ricchi di piume e colori, si sono esibiti lungo il Decumano in musiche e danze tradizionali.
Una volta raggiunto il cluster nel quale è ospitato lo spazio dedicato a Timor Est, Pereira ha detto: "Siamo orgogliosi di far parte del Cluster del Caffè", ricordando poi come, successivamente alla guerra e all'occupazione giapponese, l’isola abbia sviluppato ad alti livelli la coltivazione biologica di caffè. Una metodologia oggi certificata non solo nel prodotto, ma anche nei criteri di produzione.