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Porti: Autorità Civitavecchia, piano sviluppo retroporto per essere competitivi

14 gennaio 2016 | 18.49
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Pasqualino Monti, Commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta
Pasqualino Monti, Commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta

Sviluppo, espansione del Porto di Civitavecchia e soprattutto del retroporto che porterebbe anche ad un incremento dell'occupazione. E' l'obbiettivo del Commissario straordinario dell'Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, Pasqualino Monti che ha illustrato oggi nella sede dell'ente, insieme al presidente di Unindustria Maurizio Stirpe e a rappresentanti dei lavoratori portuali, le linee strategiche di sviluppo programmate nel porto di Civitavecchia e nelle aree retroportuali.

Monti ha quindi annunciato che la prossima settimana l'Autorità Portuale procederà alla pubblicazione del piano economico finanziario con il bando di gara relativo alla nuova concessione per il Nuovo Terminal Container. Terminal che - a seguito dell'approvazione dell'adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale, presentato dall'Autorità Portuale al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed alla Commissione Europea - è risultato tra i pochi ad avere i requisiti di eleggibilità per ottenere i finanziamenti previsti dal piano Juncker. E si tratta di un investimento da 508,6 milioni di euro, di cui 200 milioni di parte pubblica e 308,6 milioni del privato.

Da sottolineare che Unindustria ha commissionato alla Kpmg uno studio dal titolo "Civitavecchia: città-porto, linee guida per un piano strategico di sviluppo", al fine di predisporre un'analisi strategica delle potenzialità dell'area retroportuale di Civitavecchia e della costituzione e organizzazione della "Zona franca Doganale - Porto di Civitavecchia".

E ancora: secondo uno studio dell'Unione Europea sull'impatto dell'economia territoriale, un container in transito genera 300 euro di fatturato, 20 di utile, 110 di indotto per lo Stato e 0,005 posti di lavoro: se il contenuto del container fosse lavorato sul posto e rispedito a destinazione, il fatturato crescerebbe a 2000 euro, l'utile a 181, lo stato ne riceverebbe 900 euro e i posti di lavoro si moltiplicherebbero per 7.

Il 'Nuovo Terminal Container' sarà il perno sul quale realizzare un piastra logistica laziale in grado di attirare importati realtà produttive e, quindi, generare occupazione. La Kpmg ha identificato, inoltre, delle aree strategiche di potenziale espansione individuate sulla base dello studio svolto. Tra di esse c'è sicuramente il "Patto territoriale degli Etruschi" che prevede la realizzazione di interventi in ambito logistico, industriale e turistico ed ha come obiettivo lo sviluppo locale in interazione con il Porto ed il Comune di Civitavecchia, le altre due Aree sono: l'Area industriale l'interporto di Civitavecchia. Studio e prospettive verranno presentate a marzo da Unindustria alla presenza di aziende potenzialmente interessate all'insediamento, istituti bancari, investitori e le Autorità locali e regionali.

Nel 2015 il Network dell'Autorità portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta ha registrato un traffico complessivo di 15.110.000 di tonnellate con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Civitavecchia è porto nel Mediterraneo e tra i primi al mondo nel settore crocieristico, con oltre 2,2 milioni di passeggeri transitati (fino al novembre 2015), con punte di 45mila passeggeri al giorno. Ancheper quanto riguarda le Autostrade del Mare si è registrato un aumento pari al 5% con circa 1.5 milioni di passeggeri transitati nel periodo tra gennaio e novembre 2015.

Il 2015 ha visto Civitavecchia quale protagonista del traffico transoceanico delle automobili Fca che in arrivo da Melfi si sono imbarcate su navi del vettore Grimaldi Group dirette principalmente ad Halifax, Baltimora e Jacksonville per un totale di oltre 100mila autovetture imbarcate con una frequenza di tre navi al mese in partenza dallo scalo laziale.

E a partire dal mese di maggio scorso sono state incrementate le rotte esportando circa 10mila autovetture verso il Giappone, la Corea e l'Australia, con una frequenza di circa due navi a settimana. Questo significa che il traffico autovetture ha avuto un incremento notevole arrivando a circa 180mila vetture con una variazione del +245% rispetto allo stesso periodo del 2014, anche grazie ai nuovi traffici di auto Renault, Hyundai e Ford. E quindi il 2016 vedrà un ulteriore passo in avanti in virtù degli investimenti previsti per il Nuovo Terminal Container e per il Porto Storico.

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