L’Italia ha "tutte le carte in regola per chiedere e ottenere la flessibilità" di bilancio da parte della Commissione europea. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, intervistato da Sky Tg24 a margine del workshop Ambrosetti di Cernobbio. Il ministro ha ricordato che "il disavanzo dell’Italia continua a scendere dal 2,6% del 2015, al 2,3% quest’anno e all’1,8% nell’anno successivo. Questo pone l’Italia fra i Paesi più virtuosi in tema di politiche di bilancio e inoltre facciamo le riforme strutturali".
BANCHE - Nonostante tre anni di recessione che sono costati 10 punti di Pil, dice Padoan, il sistema bancario italiano ''è ancora in piedi e solido. Ci sono elementi di criticità, ma che si stanno risolvendo all'interno del sistema bancario con le energie e le risorse del sistema stesso''. I bilanci di alcune banche italiane, a seguito della recessione, ''sono in una situazione difficile, alcune più di altre, ma la situazione è gestibile''. Anche il governo, ha assicurato Padoan, continuerà con ''misure di accompagnamento di tipo normativo, come abbiamo fatto l'estate scorsa e come continueremo a fare''.
MIGRANTI E DISOCCUPAZIONE - Le sfide dell'Unione europea non sono la flessibilità contro l'austerità, rimarca Padoan, sottolineando che "i problemi sono molto più seri" perché "l'Europa deve discutere e trovare una posizione comune sui rifugiati, sul terrorismo e sulla disoccupazione giovanile''. ''Le sfide sono europee e richiedono soluzioni europee''.