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Energia: Gme, a luglio prezzo medio di acquisto in calo a 42,5 euro/MWh

09 agosto 2016 | 13.31
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Energia: Gme, a luglio prezzo medio di acquisto in calo a 42,5 euro/MWh

A luglio gli scambi di energia elettrica nel Mercato del Giorno Prima registrano, dopo quella di giugno, una flessione su base annua del 2,9%, la liquidità del mercato si conferma su livelli piuttosto elevati (69,5%). Il prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (Pun), con un calo di quasi 25 euro/MWh rispetto al picco registrato un anno fa, si attesta a 42,85 euro/MWh, e aggiorna il minimo storico per il mese di luglio. Questi i dati di sintesi del mercato elettrico pubblicati sul numero di agosto della newsletter del Gme.

Il prezzo medio di acquisto (Pun), con un aumento 6,06 €/MWh (+16,5%) rispetto a giugno, ma in calo di 24,92 €/MWh (-36,8%) rispetto a luglio 2015, si porta a 42,85 €/MWh. I volumi di energia elettrica scambiati nel Sistema Italia segnano una flessione tendenziale, la più importante da quasi due anni, portandosi a 27,1 milioni di MWh (-2,9%). Sale, pertanto, la liquidità del mercato che guadagna 1,9 punti percentuali rispetto a luglio 2015 e si porta a 69,5%.

Le vendite da impianti a fonte rinnovabile, con un aumento del 9,1%, salgono a 9,6 milioni di MWh. In evidenza le vendite da fonte eolica (+18,1%) e idraulica (+15,0%), in lieve flessione quelle da ‘solare e altre’ (-1,2%). Si riducono ancora, invece, le vendite degli impianti a fonti tradizionali (-11,0%), con gli impianti a gas che segnano una flessione (-9,3%) dopo la lunga fase espansiva iniziata da febbraio 2015.

Pertanto, evidenzia la newsletter del Gme, la quota delle vendite degli impianti a gas (in calo di 2,6 punti percentuali rispetto ad un anno fa), e quella degli impianti a fonte rinnovabile (in crescita di 4,7 p.p.), risultano appaiate al 40,3%A luglio sulla frontiera settentrionale il market coupling alloca, mediamente ogni ora, una capacità di 2.375 MWh, di cui 1.786 MWh sul confine francese (75,2% del totale), 176 MWh su quello austriaco e 413 MWh su quello sloveno, con un flusso di energia prevalentemente in import.

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