L’esigenza di una formazione più strutturata dei lavoratori è uno degli elementi emersi dall’indagine condotta a fine 2016 dal Gruppo Intesa Sanpaolo sul comparto metallurgico della provincia di Brescia e presentata durante il convegno “Accelerare la crescita, la sfida della metallurgia bresciana”, che si è tenuto a Brescia.
''Se vogliamo acquisire quel know-how in grado di farci competere sullo scenario internazionale, la formazione deve partire ben prima del percorso post-universitario — ha spiegato Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, concludendo i lavori del convegno — e l’alternanza scuola lavoro è un’ottima soluzione. Così le competenze funzionali possono essere conciliate con le esigenze dell’azienda, e possono venire completate anche dopo l’università. Questa è una sfida non solo per il settore metallurgico, ma per tutto il complesso delle aziende italiane. In questo la banca ha un ruolo: assecondare i percorsi di crescita con interventi come quelli che stiamo disponendo''.
Nel 2016 Intesa Sanpaolo ha registrato una crescita del 34% nelle erogazioni di nuovo credito rispetto all’anno precedente, e con i 300 milioni messi a disposizione delle imprese metallurgiche bresciane per il 2017 intende continuare su questa linea.
''Dalla ricerca — ha concluso Barrese — sono emersi tre elementi che caratterizzano l’azione delle aziende del settore: un ricambio generazionale associato alla crescita, l’internazionalizzazione in un contesto extraeuropeo e la diversificazione del prodotto, sempre più tesa ad avvicinarsi al consumatore''.
