Tasse, esistono spese che possono ridurre il carico tributario. Vengono spesso dimenticate nel momento in cui si compila la dichiarazione dei redditi, ma possono fare la differenza se sommate. Per beneficiare dello sconto bisogna osservare regole ben precise. Ecco tutto quello che bisogna sapere e le principali novità.
Oneri detraibili e deducibili. La spesa deducibile diminuisce il reddito imponibile su cui si applicano le aliquote progressive Irpef. Con gli oneri detraibili, invece, si può sottrarre dall'imposta, e non dal reddito, una quota pari al 19% della spesa sostenuta.
Novità e rinnovi. Con la legge Cirinnà tutte le fattispecie riguardanti le spese, sostenute per familiari a carico, vanno applicate anche a ciascuna delle parti delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. Confermate le detrazioni del 50% dell'anno scorso per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici e del 65% delle spese, sostenute per gli interventi finalizzati al risparmio energetico degli edifici. L'importo detraibile per le spese scolastiche sale a 564 euro per ogni figlio iscritto dalla scuola d'infanzia alla secondaria di secondo grado.
La mappa dei deducibili. Le spese, sostenute nel 2016, per l'adozione dei bimbi stranieri: fino alla metà di quanto pagato per la pratica, compreso viaggio e soggiorno. Gli assegni al coniuge, nei limiti stabiliti dal giudice ed esclusa la quota per i figli. I contributi per colf e baby sitter, quelli a contributi a istituzioni religiose riconosciute, entrambi con un massimale, mentre interamente quelli previdenziali e obbligatori, compreso anche il riscatto di laurea.
Detrazioni, le più importanti. Le spese per l'asilo nido fino a 632 euro l'anno per ciascun figlio, quelle veterinarie, che siano superiori a 129,11 euro ed entro un tetto di 387,34 euro. Mutuo per l'acquisto della prima casa, polizze vita con tetti diversi, spese funebri e quelle per le attività sportive dei ragazzi con un massimo di 210 a testa. Spese sanitarie per portatori di handicap, interamente detraibili, e d'istruzione fino a un tetto di 564 euro per ogni alunno, oltre a quelle d'istruzione universitaria nei limiti previsti dagli istituti statali.
