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Salvini: "Chiudere cartelle Equitalia sotto 100mila euro"

20 giugno 2018 | 11.33
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(Fotogramma)
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Flat tax e calo tasse. Matteo Salvini torna a parlare di temi fiscali ed economici e affronta anche la questione delle cartelle Equitalia. "Da subito, chiudere tutte le cartelle esattoriali di Equitalia per cifre inferiori ai 100.000 euro, per liberare milioni di italiani incolpevoli ostaggi e farli tornare a lavorare, sorridere e pagare le tasse" dice il vicepremier e ministro dell'Interno.

Quanto alla flat tax, Salvini conferma che si farà. "Paletti del ministro Tria su vincoli di bilancio? La flat tax si farà, rispettando tutte le normative vigenti" risponde il leader della Lega a chi gli chiede se le parole del ministro dell'Economia sulla necessità di tenere d'occhio i numeri per le coperture delle misure economiche del governo possano essere interpretate come uno stop alla flat tax.

Salvini nega di aver detto "quando sento parlare Tria mi sembra di sentire Padoan", come si legge oggi sulla stampa che gli attribuisce questo virgolettato. "Sui giornali si leggono tante... non posso dire cazzate, che non è governativo, ma non ho mai detto nulla del genere, altrimenti Tria non l'avremmo scelto", mette in chiaro.

Il ministro dell'Interno plaude poi all'operato della Guardia di Finanza che ha scovato "12.000 evasori totali sconosciuti al fisco e grandi evasori che hanno rubato una media di 2 milioni di euro a testa". "Ora - sottolinea - tocca al governo semplificare il sistema fiscale, ridurre le tasse".

"A me sembra l'ennesimo condono che può far recuperare un po' di soldi ma, secondo me, non tanti quanto si dice. In tutte le amministrazioni fiscali del mondo ci sono accordi a livello individuale che si possono e si devono prendere per chi non può pagare ma qui alla fine si va a premiare anche chi non vuole pagare". Così Carlo Cottarelli, economista e direttore dell'Osservatorio sui conti pubblici italiani dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.  "Sono 20 anni - ha aggiunto - che dico che i condoni sono sbagliati però si continuano a fare. Questo premia gli evasori, anzi chi non vuol pagare perché si sa che dovrebbero pagare. Si parla di 60 miliardi di introiti in due anni. Adesso noi usciremo presto con una nostra valutazione come Osservatorio sui conti pubblici e, secondo me, sarà molto meno".

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