Stangata in arrivo per le famiglie italiane. Secondo l'Unione Nazionale Consumatori l'aumento dell'inflazione annunciato dall'Istat - secondo cui a luglio l'indice nazionale dei prezzi al consumo registra una crescita dello 0,3% su base mensile e dell'1,5% su base annua - si tradurrà in una maggiore spesa annua di 536 euro. Ovvero, circa 392 euro per i beni ad alta frequenza di acquisto, 203 euro per il solo carrello della spesa, ossia gli acquisti quotidiani, 184 per il cibo e 207 per i trasporti .
Una spesa che si attenua ma di poco per una famiglia media senza figli e che scende a 424 euro annui, di cui 290 per i prodotti acquistati più frequentemente e 152 destinati alle compere di tutti i giorni.
"Purtroppo non si arresta l'impennata dei prezzi, che triplica in appena 3 mesi, dal +0,5% di aprile al +1,5% di luglio - osserva Massimiliano Dona, presidente dell'Unc - Preoccupa, in particolare, la risalita sia dei beni ad alta frequenza di acquisto che del carrello della spesa, spese obbligate che incidono anche su chi è in difficoltà e ha ridotto i consumi al minimo pur di farcela".