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Borsa, Piazza Affari maglia nera d'Europa: Ftse Mib -1,49%

Giornata negativa soprattutto per i bancari: Intesa Sanpaolo ha fatto registrare una flessione del 3,07% a 2,274 euro e Unicredit del 3,21% a 6,245 euro

Borsa, Piazza Affari maglia nera d'Europa: Ftse Mib -1,49%
04 luglio 2014 | 19.22
LETTURA: 3 minuti

Piazza Affari maglia nera in Europa: l'indice Ftse Mib a fine giornata registra un calo dell'1,49% a 21.559 punti anche se la settimana si è chiusa in rialzo dell'1,12%. In rosso anche l'All Share che ha perso l'1,38% a 22.926 punti mentre lo Star ha chiuso sostanzialmente sulla parità. Nella seduta odierna il controvalore degli scambi è stato pari a 2,01 miliardi, in calo rispetto ai 2,58 di ieri.

Giornata negativa soprattutto per i bancari: Intesa Sanpaolo ha fatto registrare una flessione del 3,07% a 2,274 euro e Unicredit del 3,21% a 6,245 euro. I due titoli hanno risentito, così come tutto l'intero comparto, del tonfo di Erste Bank che ha lanciato un profit warning, in seguito all'aumento delle rettifiche sui crediti, per i maggiori accantonamenti in Ungheria e in Romania.

Vendite anche su Mps che ha lasciato sul campo il 2,53% a 1,5 euro. Banca Carige, che ha concluso oggi l'aumento di capitale, ha perso lo 0,53% a 0,1677 euro mentre Banca Popolare di Sondrio nell'ultimo giorno utile per la sottoscrizione dell'aumento di capitale ha perso il 3,18% a 3,654 euro. Bpm ha chiuso con -2,58% a 0,6610 euro e il Banco Popolare -2,05% a 11,96 euro.

Sul fronte assicurativo Mediolanum ha subito una flessione del 2,7% chiudendo a 5,775 euro. Equita sim ha ridotto da 7,7 a 7,1 euro il target price sul titolo in seguito al taglio della stima sull'utile per azione del 2015. UnipolSai ha guadagnato, invece, lo 0,65% a 2,44 euro. Gli analisti di Goldman Sachs hanno ridotto il prezzo obiettivo portandolo da 3,06 a 2,93 euro dopo il taglio delle stime sull'utile per i prossimi esercizi.

Tra gli energetici, quasi tutti in ribasso, Enel ha chiuso in calo dello 0,83% a 4,306 euro. Gli analisti di Morgan Stanley hanno alzato il prezzo obiettivo portandolo da 4,2 euro a 4,6 euro sull'ipotesi di una riorganizzazione del gruppo e di un possibile taglio dei costi. Anche Eni ha perso lo 0,83% fissando il prezzo a 20,24 euro. Gli analisti di Mediobanca hanno alzato da 19,5 a 21,1 euro il target price.

Tra gli altri titoli sotto osservazione Mediaset ha chiuso in calo dell'1,44% a 3,7 euro. Secondo alcune indiscrezioni il gruppo di Cologno Monzese potrebbe accettare la proposta di Telefonica per rilevare il 22% dalla controllata spagnola Mediaset Espana in Digital+ che porterebbe nelle casse del Biscione 355 milioni di euro.

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