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Borsa, piazza Affari la peggiore d'Europa dopo il dato Pil

Borsa, piazza Affari la peggiore d'Europa dopo il dato Pil
06 agosto 2014 | 15.14
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La Borsa di Milano passa la boa di metà seduta perdendo due punti e mezzo, in coda alle principali piazze europee, tutte negative, e superata al ribasso solo da Lisbona. Ad affossare il listino milanese, pesante già in avvio di seduta, è in particolare l'andamento del Pil nel secondo trimestre del 2014, diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,3% nei confronti del secondo trimestre del 2013. Il dato, peggiore delle attese degli analisti, certifica che l'Italia è in recessione tecnica. Lo spread Btp-Bund sale a 167 punti, in netto rialzo dai 156 punti della chiusura di ieri.

Le vendite sul listino milanese sono generalizzate (su 318 titoli in negoziazione, solo 31 sono in rialzo, 280 sono in rosso e 7 invariati), con volumi consistenti (1,88 mld di euro di controvalore rispetto a 2,8 mld nell'intera seduta di ieri) e riguardano tutti i settori. Tra gli indici settoriali di piazza Affari, quello che perde di meno è il Ftse Italia All Share Oli & Gas, che cede l'1,17%.

A trainare le vendite, come sempre accade in questi casi, sono i bancari (-3,73%), legati a doppio filo al rischio-Paese sia per la natura ciclica del business che per via dei titoli di Stato che detengono in portafoglio. In piazza Affari l'indice guida Ftse Mib scende a 19.543 punti (-2,53%), sotto i 20mila punti, tornando a livelli precedenti la nomina di Matteo Renzi a presidente del Consiglio, pur restando superiore ai massimi dell'anno 2013, e l'All Share a 20.727,52 punti (-2,52%). Particolarmente pesante Fiat, più volte sospesa dalle negoziazioni.

"Ora gli investitori, che sin dalla fine del 2013 erano tornati positivi sul nostro Paese - spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig - iniziano a nutrire seri dubbi sulle possibilità di ripresa dell'economia. Il deterioramento del sentiment sul mercato azionario era iniziato già a giugno, quando sono apparsi i primi segnali di debolezza dell'economia".

Negative anche le altre Borse europee, in particolare Lisbona, dove il Psi 20 cede il 3,72% a 5.600 punti. In calo anche Madrid, con l'Ibex a 10,195 punti (-1,52%), Francoforte con il Dax a 9.074 punti (-1,25%), Zurigo con lo Smi a 9.074 punti (-1,25%), Parigi con il Cac a 4.184 punti (-1,15%), Londra con il Ftse a 6.602 punti (-1,2%), Aex a 393,96 punti (-1,11%), ad Amsterdam Aex 393,92 punti (-1,12%); a Bruxelles Bel 20 3.038 puni (-0,94%).

Tra i settori cedono in misura più accentuata le banche (-3,62%), costruzioni (-3,74%), auto (-3,53%) e finanziari (-3,2%). Nessun settore è in verde. L'euro sul mercato valutario flette a 1,3346 dollari. L'oro al London Bullion Market sale a 1-288,5 dollari l'oncia al fixing pomeridiano, da 1.284,75 dollari ieri mattina.

Sul Ftse Mib galleggia solo Tod's (+0,78%) a 84,15 euro, in attesa dei dati del semestre che verranno approvati domani dal cda. Pirelli, maglia rosa in avvio sui conti diffusi ieri a mercati chiusi, azzera i rialzi e si muove poco sotto la parità (-0,27%). Venduti a piene mani i bancari, in particolare Mps (-5,39%), Bpm (-5,18%) e Ubi Banca (-3,89%).

Particolarmente debole Fiat, venduta anche ieri sulla scia dei timori per l'esercizio del diritto di recesso da parte dei soci dopo l'approvazione della fusione con Chrysler. Il titolo cede il 5,48% a 6,47 euro.

In picchiata anche Atlantia (-5,02%). Telecom (-1,88%) sovraperforma l'indice nel giorno della semestrale, ma resta negativa. Sull'All Share comprata As Roma (+4,7%), vendite su Screen Service (-12,53%).

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