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Borsa: Milano chiude in rialzo con Europa, Ftse Mib +0,7%

Una sala della Borsa di Francoforte.
Una sala della Borsa di Francoforte.
18 novembre 2014 | 17.35
LETTURA: 5 minuti

La Borsa di Milano chiude in rialzo, sulla scia delle piazze Usa che, partite piatte, guadagnano terreno, con il Dow Jones a +0,27% e il Nasdaq a +0,69%. In piazza Affari, reduce dai rialzi di ieri, il Ftse Mib archivia la seduta a 19.352,95 punti (+0,71%).

A Milano l'indice generale All Share ha chiuso a 20.427 punti (+0,79%), lo Star a 17.944 punti (+1,47%). Scambi per 2,67 mld di euro di controvalore, da 2,89 mld nella seduta di ieri. Su 322 titoli in negoziazione, 238 chiudono in rialzo, 67 in calo e 17 invariati. Lo spread Btp Bund è a 152 punti.

Positive anche l e altre Borse europee, in particolare Francoforte, con l'indice guida Dax che supera le consorelle grazie all'ottimo dato dell'indice Zew di novembre, salito molto oltre le attese. Aiutano il sentiment positivo le parole di Mario Draghi di ieri, il quale ha ribadito ancora una volta la possibilità che la Bce inizi ad acquistare titoli di Stato se dovesse rendersi necessario, e dati macroeconomici positivi dalla Germania e dagli Usa.

Ha contribuito ai rialzi anche l'annuncio del premier giapponese Shinzo Abe, che ha rinviato il programmato ulteriore aumento dell'imposta sui consumi e ha deciso di andare ad elezioni anticipate. La mossa ha contribuito a compensare l'effetto negativo del brutto dato del Pil diffuso ieri.

In forte rialzo la Borsa di Francoforte, con l'indice guida Dax a 9.456 punti (+1,61%); a Madrid Ibex 10.432 punti (+1,2%); a Bruxelles Bel 20 a 3.200 punti (+0,95%); a Lisbona Psi 20 a 5.227 punti (+0,94%); a Parigi Cac 4.262 punti (+0,86%); ad Amsterdam Aex 417,16 punti (+0,75%); a Londra Ftse 6.709 punti (+0,56%); a Zurigo Smi 8.972 punti (+0,51%).

In piazza Affari forti acquisti su Yoox (+4,17%), da inizio novembre in risalita dai minimi da maggio 2013, dopo che l'amministratore delegato e fondatore, Federico Marchetti, ha aumentato la propria quota nella società al 7,8% dal 5,3%, a seguito dell'esercizio di stock option.

"I dati preliminari sul Pil giapponese del terzo trimestre - spiega F ilippo Diodovich , market strategist di Ig - hanno portato uno scossone imprevisto sul quadro politico-economico del Giappone forzando il primo ministro Shinzo Abe a chiamare velocemente le elezioni anticipate dopo solamente due anni di mandato. Ricordiamo che il Cabinet Office nipponico ha mostrato che il Pil del terzo trimestre è sceso dello 0,4% su base trimestrale e dell’1,6% su base annuale".

"La perdita di fiducia sulle capacità dell’Abenomics di risollevare il Giappone - prosegue lo strategist - hanno obbligato Abe a fissare le elezioni anticipate in dicembre, non dando così tempo all’opposizione di organizzarsi e guadagnare consenso popolare. Assieme al ritorno alle urne Abe ha deciso di rinviare di 18 mesi ad aprile 2017 il tanto discusso secondo incremento della tassa sui consumi (dall’8% al 10% previsto originariamente nell’ottobre 2015). La prima conseguenza sui mercati è stata un ulteriore indebolimento della divisa nazionale lo yen".

"Nonostante le critiche all’Abenomics - conclude Diodovich - restiamo comunque fiduciosi nel duo Shinzo Abe- Haruhiko Kuroda. Crediamo che Abe dovrà nei prossimi 6 mesi concentrarsi nel portare avanti le riforme strutturali, principale elemento che potrà generare crescita nel lungo periodo. Riteniamo quindi che il Nikkei possa salire ulteriormente e lo yen possa continuare il proprio sentiero di discesa".

L'euro al riferimento della Bce sale a 1.2514 dollari, da 1,2496 alla rilevazione di ieri. L'oro al London Bullion Market cala a 1.192,75 dollari l'oncia al fixing pomeridiano, da 1.202 dollari stamani. Il future più scambiato sul Wti, il greggio di riferimento americano, con consegna a dicembre cala a 74,51 dollari al barile, perdendo 1,13 dollari dalla chiusura precedente.

Tra i settori in piazza Affari acquisti su costruzioni (+5,03%), vendite al dettaglio (+2,58%), tecnologici (+1,63%). Vendite sulle tlc (-0,97%).

Sul Ftse Mib corre Buzzi Unicem (+6,18%), insieme al settore: Cementir +2,89%, Italcementi +8,91%. Comprata Bpm (+2,69%), che allunga il recupero dai minimi da febbraio, in corso da qualche seduta. Bene Moncler (+2,3%), mentre Wdf allunga dopo i guadagni di ieri (+2,08%).

In calo Mediaset (-1,13%), Mps (-1%) e Telecom Italia (-0,99%).

Sull'All Share forti acquisti su Conafi Prestitò (+28,17%), Sintesi (+21,37%), Ergycapital (+17,12%) e Mondadori, che balza del 16,12%. In calo It Way (-3,55%) e Cattolica Assicurazioni (-2,89%). ​

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