I listini europei allungano e tentano di mettersi alle spalle un inizio 2016 contraddistinto dai ribassi. Dopo la buona performance di ieri, i principali indici del Vecchio Continente si muovono in rialzo complice la chiusura in progresso di Wall Street e il rimbalzo di Tokyo (Nikkei +2,88%). I mercati finanziari cinesi, invece, chiudono ancora in territorio negativo (Shanghai -2,42%), nonostante i dati positivi sulla bilancia commerciale, che ha visto l'export salire del 2,3% in valuta locale a dicembre.
Mentre gli investitori guardano con timore alla Cina e al prezzo del petrolio che viaggia di poco oltre i 31 dollari al barile, a metà seduta a Piazza Affari l'indice Ftse Mib guadagna l'1,78% a 20.324 punti - All Share +1,71% - con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in calo a 105 punti base con un rendimento sul decennale dell'1,57%. Il Tesoro ha collocato Btp per un ammontare massimo complessivo di 6,75 miliardi di euro con tassi in discesa sulla scadenza 3 anni (0,02% da 0,11%, nuovi minimi storici) e 15 anni (2,03% da 2,14%) e stabili a 7 anni (0,99% da 0,98%). Bene le piazze di Parigi +1,42%, Francoforte +1,01% e Zurigo +1,29%; intonati al rialzo gli indici di Londra +1,13% e Madrid +1,24%.
A Milano in recupero il comparto bancario - l'indice del settore guadagna il 2,99% - ed è il risiko delle popolari a catturare l'attenzione degli investitori. Corre Banco Popolare a 11,74 euro (+5,20%), Bpm a 0,89 euro (+5,01%) e Ubi banca +3,49% sulle voci di una possibile fusione tra Banco Popolare e l'istituto di piazza Meda, con Ubi banca che secondo indiscrezioni potrebbe avere il ruolo di terzo incomodo. Acquisti su Mps a 0,974 euro (+4,96%), Bper +4,10%, Intesa Sanpaolo +3,02% e Unicredit +2,11% e Banca Carige +4,01%. Sul listini principale milanese in calo invece Anima Holding -2,43%, Ferrari -1,11% e Azimut -1,06%.
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