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Slow Food: Edie Mukibi nuovo vicepresidente internazionale

17 febbraio 2014 | 17.00
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Slow Food: Edie Mukibi nuovo vicepresidente internazionale

Bra (Cn), 17 feb. (Labitalia) - Edie Mukibi, giovane agronomo ugandese, è il nuovo vicepresidente internazionale di Slow Food. Sarà uno dei protagonisti del progetto 10.000 orti in Africa, presentato questa sera a Milano. In occasione della riunione del comitato esecutivo in corso in questi giorni a Bra (Cn), Edie Mukibi è stato nominato vicepresidente di Slow Food Internazionale in aggiunta alla cuoca e attivista Alice Waters, che era stata riconfermata nel ruolo durante l'ultimo congresso internazionale di ottobre 2012.

Nel darne l'annuncio, il presidente Carlo Petrini ha voluto sottolineare che questa nomina esprime l'impegno dell’organizzazione in Africa: "Qualche anno fa abbiamo lanciato -ha spiegato- i primi semi dell'ambizioso progetto di realizzare 1.000 orti nel continente africano. Un obiettivo ampiamente raggiunto oggi, grazie alla mobilitazione della rete di Slow Food che coinvolge oltre 50.000 persone, tra contadini, agronomi, studenti e insegnanti in 30 Paesi africani. Questo scenario ci permette di rilanciare, con una nuova sfida, 10.000 orti in Africa. Dietro questo zero in più c'è una visione, che mira a formare una rete di giovani leader africani in grado di prendere in mano la politica agricola e di affermare la sovranità alimentare in tutto il continente".

Edie Mukibi ha 28 anni e dal 2012 è membro del comitato esecutivo di Slow Food. Vive e lavora in Uganda, dove ha creato un gruppo di giovani appassionati e opera a fianco delle comunità contadine, riuscendo a raggiungere anche i villaggi più sperduti grazie a un uso innovativo di radio e telefonini. In particolare, ha avviato nel suo paese 75 orti e due presìdi, ed è altresì impegnato sul progetto dell'Arca del Gusto. Dal 2006 lavora a un progetto che aiuta i bambini di zone rurali a produrre il proprio cibo in modo sostenibile. Edie propone un nuovo modello di cooperazione che spesso, come dice lui, si basa non tanto su donazioni e sul denaro, ma su collaborazioni e scambi di servizi. "Sono felice -ha detto Mukibi- di svolgere un ruolo attivo di leadership, per poter continuare a sviluppare le attività della rete in Africa. Questo obiettivo potrà essere conseguito grazie al supporto e alla collaborazione dei leader africani di Slow Food, in tutti i 30 Paesi in cui siamo presenti. In Africa è giunto per noi il momento di promuovere il nostro cibo e la nostra gastronomia, di rafforzare i nostri sistemi alimentari tradizionali e le comunità locali e di difendere la biodiversità dei nostri prodotti".

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