L'intervento dei professionisti.
“E’ uno scandalo nella tragedia sapere che vi sono risorse disponibili che potrebbero, anzi dovrebbero, essere già state utilizzate almeno per tentare di porre rimedio, con interventi di manutenzione e messa in sicurezza, al saccheggio del territorio perpetrato in questi anni”. Così il Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.
“Si fermino, allora, i vaneggiamenti - avverte - di quanti, in questi giorni, vorrebbero riportare di attualità il Ponte sullo Stretto e si torni con i piedi per terra: non sulle grandi opere bisogna puntare, ma sulla minuta, costante e quotidiana protezione del territorio e delle città, unico intervento che, in una coerente politica economica del governo, è in grado di evitare altri morti e disastri e, contemporaneamente, generare lavoro e sviluppo”.
“E la sorda burocrazia, che impedisce di investire e di realizzare interventi per la messa in sicurezza dell'habitat, diventando causa della morte delle persone, è la tragica realtà di questa Italia", conclude.