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Terna: al via abbattimento dei vecchi tralicci dai colli fiorentini

13 febbraio 2016 | 12.45
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Terna: al via abbattimento dei vecchi tralicci dai colli fiorentini

Via i vecchi tralicci dai colli fiorentini. Terna ha avviato oggi le attività di demolizione del vecchio elettrodotto, risalente agli anni '50 del secolo scorso, che attraversa le colline fiorentine di Pian dei Giullari, di Arcetri e Monte alle Croci, aree di notevole interesse paesaggistico e culturale che fanno di Firenze, una primaria città d'arte nonché una delle più visitate mete turistiche del Paese.

Terna, dopo aver realizzato un cavo interrato 'invisibile' a 132 kV che alimenta la cabina primaria di Monte alle Croci, dà così il via alla demolizione del vecchio collegamento aereo di 3 km con l’abbattimento di 17 tralicci che dopo sessant’anni scompariranno per sempre dal paesaggio fiorentino. Questa operazione aumenterà l’efficienza e la sicurezza dei flussi di energia e consentirà consistenti benefici ambientali restituendo al territorio una vasta area verde.

"La spettacolare operazione di demolizione del primo della serie dei tralicci che Terna eliminerà lungo le colline fiorentine - ha detto l'amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante - rappresenta un'ulteriore conferma della nostra volontà di migliorare l'efficienza della rete elettrica rendendola più sicura, tecnologica e rispettosa dell'ambiente".

L'attenzione ai processi ambientali di Terna prevede inoltre che tutti i componenti dei sostegni demoliti (acciaio, alluminio, vetro, cemento), che raggiungono in alcuni casi un’altezza di oltre 50 metri, saranno smaltiti e reimmessi nel ciclo produttivo, in modo efficiente e sostenibile. L’intervento rientra nel più ampio progetto di riassetto e ammodernamento da 55 milioni di euro di investimento della rete elettrica di Firenze, ormai obsoleta e non più in grado di far fronte alle attuali esigenze energetiche della città, che Terna ha già avviato da alcuni anni.

L’obiettivo è garantire una maggiore efficienza e sicurezza dell’intero sistema elettrico della città. Nel complesso il piano di ammodernamento della rete elettrica fiorentina prevede in futuro la realizzazione di ben 16 km di cavi interrati e la demolizione di circa 20 km totali di vecchie linee elettriche, oltre a un programma di manutenzione straordinaria di circa 30 km di linee aeree esistenti.

In Toscana l’impegno complessivo di Terna è di oltre 600 milioni di euro, in considerazione dell’importanza della Regione dal punto di vista energetico e territoriale, un vero snodo tra le regioni del Centro-Nord e quelle del Centro-Sud. Nell’ultimo quinquennio Terna ha investito in Toscana più di 180 milioni di euro (tra le opere realizzate si annovera l’elettrodotto Casellina-Tavarnuzze-Santa Barbara, entrato in esercizio nel 2013, che sta già generando sostanziali risparmi in bolletta per 30 milioni di euro l’anno) e nei prossimi anni sono previsti investimenti per quasi 450 milioni di euro.

In programma l’elettrodotto Colunga-Calenzano tra Toscana ed Emilia Romagna, la razionalizzazione della rete elettrica di Lucca, le stazioni elettriche di Vaiano e Colle Salvetti Livorno, il cavo sottomarino con l’Isola d’Elba e il progetto Smart Island all’Isola del Giglio.

In Toscana Terna è presente con oltre 200 dipendenti. A conferma della centralità dell’area per i progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo della Società, nel 2013 a Firenze è stata inaugurata una nuova sede che impiega oltre 100 risorse e per la quale sono stati investiti circa 24 milioni di euro.

A livello nazionale con oltre 9 miliardi di euro investiti dal 2005 a oggi su tutta la rete elettrica di trasmissione nazionale, Terna ha concretamente generato benefici complessivi per più di 6 miliardi di euro, che supereranno quota 20 miliardi quando anche le altre opere pianificate per lo sviluppo della rete elettrica italiana saranno entrate in esercizio. Attualmente Terna ha oltre 200 cantieri aperti in tutta Italia, che coinvolgono 750 imprese e 4.000 lavoratori ogni giorno. Le attività di sviluppo della rete sono strutturalmente progettate e organizzate seguendo i criteri più attenti di dialogo con il territorio e rispetto per l’ambiente.

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