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Animali: 500mila europei a favore delle norme Ue 'salva natura'

24 luglio 2015 | 14.33
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(Xinhua)
(Xinhua)

Numeri record a favore delle norme europee 'salva natura': mezzo milione di cittadini dell'Unione, più di 70mila solo italiani, hanno partecipato alla consultazione pubblica avviata dalla Commissione Europea nel maggio scorso per la revisione delle direttive Habitat e Uccelli. Si tratta, segnala il Wwf in una nota, della più alta partecipazione mai registrata nel continente.

Le associazioni ambientaliste (BirdLife, Wwf, European Environmental Bureau, Friends of the Earth Europe) lo scorso maggio avevano lanciato la Campagna Nature Alert per rispondere alla proposta da parte della Commissione di valutare la possibilità di modificare le normative europee di tutela della natura. "Il messaggio lanciato da mezzo milione di cittadini, insieme a quello di oltre 120 ong, è stato chiaro: le leggi salva natura dell'Eu non vanno cambiate", sottolinea il Wwf.

Le due direttive tutelano, infatti, oltre 1.000 specie simbolo e più di 27.000 aree naturali in Europa e hanno permesso di salvare dall'estinzione il lupo, l'aquila di mare e le foche. Il risultato è stato quello di dotare l'Europa della più vasta rete di aree naturali protette, Natura 2000, che copre almeno un quinto del territorio europeo.

Parallelamente alla consultazione pubblica, la Commissione ha anche chiesto il parere di un ampio bacino di portatori di interesse, comprese autorità nazionali, agricoltori, allevatori e il mondo degli affari oltre alle associazioni ambientaliste. La maggioranza delle risposte sono di sostegno alle direttive e segnalano la necessità di implementarle e rafforzarle maggiormente aumentando anche il supporto economico alla conservazione.

Un numero limitato di stakeolders ha messo in discussione le direttive nella loro forma attuale richiedendone una revisione: fondamentalmente - spiega il Wwf - tali richieste provengono dal settore dell'allevamento, dai proprietari privati di aree forestali e dalla lobby della pesca industriale. Sul fronte opposto forte sostegno alle direttive è giunto dal mondo del business: l'industria del cemento, gli operatori di reti di distribuzione elettrica, gli allevatori biologici e il settore turismo.

"Proprio nel momento in cui la stessa Unione Europea viene 'testata' severamente, il sostegno schiacciante da ogni angolo del continente alle leggi salva natura dimostra che le persone possono unirsi e difendere ciò che realmente interessa. E' arrivato il momento per la Commissione di dare ascolto a queste richieste e mettere a punto un piano per la tutela della natura basato su maggiori finanziamenti e una applicazione più severa della legge", afferma Geneviève Pons, direttrice dell'ufficio delle Politiche Europee del Wwf, a nome della coalizione delle ong che hanno promosso la Campagna Nature Alert.

In Italia, si registra l'importante risultato della Lipu che è stata la prima associazione per firme raccolte (oltre 50mila) e la seconda in Europa, superata solo dal colosso inglese della Royal Society for Protection of Birds, per il numero complessivo dei partecipanti.

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