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Clima: in vigore l'accordo di Parigi, 'punto di svolta'

04 novembre 2016 | 11.16
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(Fotogramma)
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Un 'punto di svolta' nella storia della lotta ai cambiamenti climatici. E' l'accordo di Parigi che entra in vigore oggi. "L'accordo è senza dubbio un punto di svolta nella storia del comune sforzo umano, dal momento che mette insieme la volontà politica, economica e sociale di governi, città, regioni, cittadini, imprese e investitori per superare la minaccia esistenziale del cambiamento climatico incontrollato", affermano il segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) Patricia Espinosa e il presidente di Cop22 Salaheddine Mezouar in un messaggio congiunto.

"Parigi ha consegnato un dono di speranza per ogni uomo, donna e bambino sul Pianeta", sottolinea il messaggio, aggiungendo che "la celebrazione odierna può anche contare sul fatto che le politiche, la tecnologia e la finanza per raggiungere questi obiettivi non solo esistono ma sono stati dispiegati come mai prima".

L'accordo di Parigi - affermano ancora - mette in moto un'ondata senza precedenti di azioni e si impegna a costruire un settore globale delle energie rinnovabili. Per quanto riguarda la prossima Cop22, che si terrà dal 7 al 18 novembre a Marrakech, i due funzionari prevedono di accelerare i lavori riguardanti il regolamento e di definire un percorso per i Paesi sviluppati per concretizzare il flusso di 100 miliardi di dollari all'anno entro il 2020 a sostegno dell’azione per il clima delle Nazioni in via di sviluppo.

Le basi dell'accordo di Parigi sono solide, dicono Espinosa e Mezouar, sottolineando che "non possiamo e non dobbiamo riposare fino a quando il 'tetto' non è a posto. Questo novembre a Marrakech ci assicureremo che sarà a posto quanto prima".

Per il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, "l’entrata in vigore dell’accordo di Parigi è un passo di portata storica per il Pianeta. Tutti gli Stati, dalle grandi potenze alla più piccola delle isole, hanno scelto di percorrere insieme la strada dello sviluppo sostenibile: e lo hanno fatto mettendo nero su bianco impegni precisi dai quali nessuno potrà sottrarsi, ma lavorare semmai per renderli ancor più ambiziosi”.

“La Cop22 di Marrakech che inizia lunedì prossimo – prosegue Galletti – sarà l’occasione per iniziare ad alzare l’asticella degli sforzi contro il surriscaldamento globale, che oggi non basterebbero a ottenere l’effetto di una vita su questo Pianeta più equa nell’accesso alle risorse per i suoi abitanti e non condizionata da disastri climatici. Ciò che fa ben sperare è una nuova e profonda consapevolezza globale del problema: basti pensare alla rapidità con cui si è attivato l’accordo di Parigi rispetto ai tempi con cui entrò in vigore quello di Kyoto, ben meno vincolante e impegnativo solo per pochi Stati: 8 mesi contro 8 anni”.

“Altro elemento positivo – nota Galletti - è l'attenzione ai processi ambientalmente sostenibili da parte di un sistema produttivo che, a partire dalle grandi realtà internazionali, si sta avviando con spirito innovativo sulla strada della decarbonizzazione e dell’economia circolare. L’Italia e l’Europa – conclude il ministro – sono e continueranno a essere motori di questo necessario e irreversibile cambiamento di modello economico globale”.

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