La via del riuso rispetto a quella dell’incenerimento presenta un impatto ambientale inferiore del 50%, crea 10 volte più occupazione e fa risparmiare alle casse dello Stato 390 milioni di incentivi
"Riciclare il legno post consumo per produrre pannelli truciolati, si è dimostrata una via così vantaggiosa da convenire anche rispetto alla via dell’utilizzo di questa materia prima seconda come biomassa a fini energetici. Secondo i dati di una recente studio di eAmbiente srl, infatti, la via del riuso rispetto a quella dell’incenerimento presenta un impatto ambientale inferiore del 50%, crea 10 volte più occupazione e fa risparmiare alle casse dello Stato 390 milioni di incentivi". Così Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, in occasione del convegno "Non bruciamo il made in Italy".
"Per tutti questi motivi - continua Realacci - come chiedono anche le imprese del settore, è necessario introdurre delle priorità tra le diverse ipotesi di riutilizzo di questa preziosa materia prima seconda, privilegiando appunto il riuso ove possibile. Va proprio in questa direzione l’interrogazione che ho presentato ad agosto e che è stata la base di un mio emendamento accolto al Collegato Ambiente, che presto approderà in Aula alla Camera”.
“Ben il 30% delle 70 mila imprese del legno-arredo hanno investito sull’ambiente - conclude Realacci - Un impegno declinato attraverso l’uso di materie prime ecologiche, processi eco-compatibili, riciclo, efficienza e spreco zero. Proprio dal riciclo del legno post consumo arriva una delle prospettive più promettenti per il settore, l’economia e l’ambiente".
