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Energia: troppi sprechi per produrre alimenti, 491 Ej l'anno nel mondo

11 giugno 2015 | 15.32
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Dalla produzione alla tavola, ai consumatori ritorna un decimo dell'energia utilizzata

Energia: troppi sprechi per produrre alimenti, 491 Ej l'anno nel mondo

Circa 5 miliardi di tonnellate di cibo prodotte ogni anno l'anno consumando tra produzione, trasformazione e distribuzione, circa 491 Ej di energia da fonti fossili. Senza contare che gli alimenti, dalla produzione al consumo finale, richiedono un importante uso di energia, restituendo all'uomo, attraverso l'alimentazione, un decimo di quella stessa energia. Nel caso degli ortaggi surgelati, un trentesimo.

E ad aggravare la situazione, lo spreco di cibo che è anche spreco energetico: ogni anno un abitante dei Paesi industrializzati spreca tra i 95 ed i 115 kg di alimenti. Lo rilevano i dati dell'Enea contenuti in una pubblicazione presentata oggi in occasione del workshop “Energy and Food Communities – a sustainable program” organizzato a Expo2015 da Aicarr, l'Assocazione condizionamento aria, riscaldamento e refrigerazione, nel padiglione Cascina Triulza.

"Con interventi di efficientamento energetico pensati specificamente per le Pmi agricole, si possono abbattere i consumi di energia dal 15 al 25% - spiega Livio De Santoli, presidente di Aicarr - Questo va fatto soprattutto puntando sulle comunità locali, che sono comunità del cibo così come sono comunità dell'energia".

La sfida di un approccio organico a energia e agricoltura è il tema del workshop ospitato da Cascina Triulza. "Il rapporto tra energia e agricoltura si articola in due temi al momento completamente separati – continua De Santoli - l'energia per l'agricoltura e l'energia che deriva dall'agricoltura. I temi sono spesso separati, ma dovrebbero essere affrontati in maniera organica, declinandoli in chiave territoriale”.

“Il valore della sostenibilità è alla base del nostro Padiglione - spiega il presidente della Fondazione Triulza, Sergio Silvotti - tanto che nel nostro programma culturale abbiamo anche un'area tematica dedicata alla 'produzione e stili di vita per uno sviluppo di qualità'. In particolare, il rapporto tra agricoltura e sostenibilità non è scontato. Si deve fare uno sforzo condiviso ed è importante che proprio qui si sia presentato un documento programmatico che offrirà una prospettiva per indirizzare politiche, attività e strategie future. Un importante lascito per migliorare la sostenibilità del nostro pianeta”.

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