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Ambiente: Legambiente, per 'Salvare le coste' cambiare le regole e riqualificare/Focus

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19 agosto 2015 | 16.00
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Cambiare le regole e riqualificare il paesaggio costiero. Questi gli obiettivi indicati da Legambiente, nel suo dossier 'Salviamo le coste italiane', per tutelare questo prezioso patrimonio a rischio: "La sfida è legare assieme tutela e valorizzazione delle potenzialità turistiche, per riqualificarle da un punto di vista statico, energetico, ambientale".

"Il primo obiettivo - scrive l'associazione - è cambiare le regole di tutela, che si sono rivelate del tutto inadeguate a salvaguardare i paesaggi costieri dalla pressione edilizia. Non funzionano i vincoli; è incompleta la pianificazione; non esiste un sistema di controlli adeguati e di condivisione delle informazione tra ministeri dei Beni culturali e dell'Ambiente, Regioni e Soprintendenze, Comuni e forze di polizia. Occorre completare la pianificazione paesaggistica, perché oggi solo Puglia, Sardegna e Toscana lo hanno fatto introducendo chiare indicazioni di tutela, attraverso un'intesa con il ministero dei Beni culturali ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio (D.lgs 42/2014)".

Non solo. "Il ministero dei Beni culturali deve intervenire per dare certezza alle regole di tutela delle coste introducendo premialità per le amministrazioni virtuose". E, suggerisce Legambiente, occorre "fissare un vincolo di inedificabilità assoluta per tutte le aree costiere ancora libere per una distanza di almeno 1 chilometro dal mare, nelle Regioni ancora in attesa dei piani paesaggistici".

Il secondo obiettivo è "aprire i cantieri di riqualificazione delle aree costiere. Queste scelte sono del resto oggi chiaramente inquadrate all'interno delle politiche europee, con strategie e risorse individuate nell'ambito della programmazione 2014-2020. A partire dalla rigenerazione energetica del patrimonio edilizio, che lungo le coste è spesso vecchio e inadeguato, costruito di fretta e senza alcuna attenzione alla qualità, e su cui si deve intervenire con strategie nuove e interventi che siano capaci anche di ripensare l'offerta turistica".

Più in generale, si legge nel dossier, "oggi al centro delle politiche devono essere gli interventi di adattamento ai cambiamenti climatici, previsti dalla strategia nazionale approvata poche settimane fa nell'ambito delle politiche europee sul tema, che individua come prioritari gli interventi capaci di fermare l'erosione dei litorali e rafforzare il sistema di dune ancora esistenti per la lotta ai cambiamenti climatici".

Infine, "occorre poi rafforzare il sistema di risorse ambientali e culturali presente lungo i territori costieri, per migliorare l'accessibilità con una moderna mobilità sostenibile al patrimonio di spiagge, pinete, beni culturali e ambientali".

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