E' stata estesa di un giorno, fino a sabato, la Conferenza sul clima delle Nazioni Unite in corso a Parigi. Lo ha annunciato il ministro degli esteri francese Laurent Fabius. La presidenza francese della conferenza delle Nazioni Unite ha precisato che il testo con l'accordo finale sarà presentato domani mattina, in vista dell'adozione diretta in seduta plenaria a metà giornata.
Proseguono, quindi, le consultazioni con le delegazioni. "Siamo estremamente vicini all'obiettivo", ha detto Fabius durante i negoziati, che si sono estesi nella notte di giovedì. L'accordo si propone di limitare l'aumento delle temperature rispetto all'inizio dell'era industriale a fine ottocento di due gradi, e cita anche la visione a lungo termine, sollecitata dai piccoli stati insulari, di mantenere l'aumento entro gli 1,5 gradi. L'ultima bozza ha lasciato aperte tre grandi questioni che il ministro francese ha definito come "le più complesse" e sono: le diverse regole per i Paesi ricchi e Paesi poveri; gli aiuti finanziari per le Nazioni in via di sviluppo per creare fonti di energia pulite e le ambizioni.
Il segretario dell'Onu Ban Ki-moon, in conferenza stampa, a fianco al ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, ha espresso ottimismo: "Sono fiducioso che i negoziatori saranno in grado di arrivare a un accordo ambizioso e forte". Il capo delle Nazioni Unite ha sottolineato quanto questi negoziati siano complicati ma anche "i più importanti per l'umanità". "Abbiamo un testo molto più pulito, snello", ha spiegato il numero uno dell'Onu. Il segretario generale delle Nazioni Unite non è impegnato nei negoziati ma sta esortando i negoziatori affinché le loro decisioni siano basate su una visione globale. "Buone soluzioni globali aiuteranno buone soluzioni locali", ha detto facendo appello a tutti i Paesi per "decisioni definitive per l'umanità".