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Animali: campo antibracconaggio Lipu, rimosse mille trappole nel cagliaritano

10 marzo 2016 | 12.49
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Pettirosso liberato (fermo immagine da video Lipu)
Pettirosso liberato (fermo immagine da video Lipu)

Oltre mille trappole rimosse durante il campo antibracconaggio che la Lipu ha organizzato di recente nel cagliaritano per combattere il fenomeno dell’uccellagione, responsabile, ogni anno, dell’uccisione di almeno 300mila piccoli uccelli migratori, soprattutto tordi, merli e pettirossi.

Più di mille, dunque, le trappole rimosse insieme allo smantellamento di sei sentieri per l’uccellagione, di uno per gli ungulati e di tre sentieri attrezzati con reti illegali. Concluso il campo, l’azione di alcuni volontari è proseguita permettendo la rimozione di altre 14 reti (all’interno delle quali sono stati trovati resti di uccelli come zampe e piume), la distruzione di 172 cavetti per ungulati e due lacci per la cattura del gatto selvatico.

Un bilancio positivo conseguito dai volontari della Lipu in collaborazione con il Corpo forestale Vigilanza ambientale della Regione Sardegna, il Servizio territoriale dell’Ispettorato ripartimentale di Cagliari e i Carabinieri di Capoterra. Durante il campo, nelle trappole sono stati ritrovati quattro pettirossi ancora vivi, subito liberati dai cappi. Nelle trappole i volontari hanno ritrovato anche fringuelli e pettirossi già morti, oltre a tre cinghiali intrappolati nei lacci e deceduti.

Grande la partecipazione degli studenti delle scuole superiori del basso Sulcis: un sentiero è stato smantellato, nei pressi dell’abitato di Capoterra, dai volontari Lipu proprio con gli studenti del liceo Giua di Assemini. Sempre con le scuole, la Lipu, nell’ambito di un progetto che sta portando avanti con Oak Foundation sulla caccia illegale, ha effettuato una serie di attività di educazione ambientale, con incontri in classe e attività sul campo, come per esempio la liberazione di una poiana trovata ferita e curata, nei mesi scorsi, dal Centro recupero della Lipu a Roma.

"Il campo è stato un successo e questo grazie ai nostri volontari e alle forze di polizia coinvolte nelle attività di contrasto al bracconaggio – commenta il presidente della Lipu Fulvio Mamone Capria - Di recente siamo riusciti a rendere più flessibile la nostra presenza in Sardegna in modo da coprire tutto l’arco della migrazione, che a inizio inverno porta gli uccelli verso sud e a fine inverno li riporta verso nord. In parallelo alle azioni antibracconaggio e alla sensibilizzazione ed educazione nelle scuole, chiediamo alla popolazione di non consumare spiedini di fauna selvatica, perché è un atto, oltre che illegale, basato sulla violenza agli animali selvatici e che sfrutta un patrimonio che appartiene in realtà a tutta la collettività".

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