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Animali: partita 'III migrazione guidata Ibis', domani tappa verso Belluno

22 agosto 2016 | 11.35
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Animali: partita 'III migrazione guidata Ibis', domani tappa verso Belluno

Partirà domani, direzione Belluno, lo stormo della 'III Migrazione Guidata degli Ibis eremita' che ha concluso con successo la sua prima tappa venerdì scorso. Partiti, lo stesso giorno, nei pressi di Salisburgo, sono arrivati a Bramberg am Wildkogel nel pomeriggio di venerdì tutti sani e salvi nonostante l'attacco di un'Aquila reale a metà strada.

Sono stati percorsi 93 chilometri in 3 ore e 40, con una velocità media di 78 km/h ed è stata raggiunta un'altitudine massima di 1.660 metri. La partenza della seconda tappa, programmata per oggi, è stata rimandata a domani per sfruttare migliori condizioni meteorologiche.

Anche quest’anno le mamme adottive precedono a bordo di due deltaplani a motore 26 giovani Ibis: in vista dell’inverno, Anne-Gabriela Schmalstieg e Corinna Esterer stanno conducendo gli uccelli verso l’Oasi di Orbetello, affinché questi possano memorizzare la rotta di migrazione e tornare autonomamente in Austria con le temperature miti della prossima primavera.

L’obiettivo del progetto 'Reason for hope', cofinanziato dall’Ue e condotto dal gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam con la partnership italiana del Parco Natura Viva di Bussolengo, prevede che 120 Ibis eremita siano in grado di migrare autonomamente entro il 2019. Fino ad allora avverrà una migrazione guidata dall’uomo ogni anno.

Novità di questa terza migrazione un nuovo passaggio al valico delle Alpi, a 3mila metri di quota per sfruttare le correnti ascensionali favorevoli. "Un’idea che ci ha dato un esemplare temerario dello scorso anno. I nostri giovani 26 Ibis sono particolarmente vigorosi e Anne e Corinna molto esperte", commenta Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam.

L’altra novità riguarda il monitoraggio dello stato di salute degli esemplari. "Dopo due voli lunghi - continua Johannes Fritz - abbiamo pianificato il prelievo di sangue di alcuni uccelli, al fine di ottenere una migliore comprensione della regolazione fisiologica e ormonale dei voli di migrazione. I dati sono raccolti in collaborazione con diverse università in Austria, Germania e Svizzera".

Estinti in Europa da 400 anni

Resta la possibilità da parte di tutti di seguire la migrazione con l'App 'Animal tracker': ogni Ibis è infatti dotato di trasmettitore gps.

Estinti in Europa da 400 anni a causa della pressione venatoria, gli Ibis eremita non hanno più nessun esemplare adulto selvatico dal quale poter apprendere la rotta di migrazione. La più grande minaccia a gravare sulla reintroduzione nei cieli del Vecchio Continente degli Ibis eremita è quella, dunque, del bracconaggio, particolarmente concreta in Italia.

Tra il 2002 e il 2013, il Waldrappteam ha perso circa il 70% degli Ibis reintrodotti a causa del bracconaggio. E' il caso di Goja, mamma esperta abbattuta nei pressi di San Vicenzo (Livorno) insieme al figlio Jedi, mentre era in procinto di concludere il proprio viaggio autonomo verso Orbetello. L’allarme scatta proprio agli inizi di settembre, all’apertura della stagione venatoria: in quel momento, Orbetello è la casa di molti Ibis eremita.

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