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Energia e biogas da rifiuti di casa, è il progetto No Waste

03 giugno 2014 | 17.55
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L’Irssat ha messo a punto un piccolo robot elettrodomestico in grado di triturare il rifiuto organico domestico e agevolarne la trasformazione in gas che può essere utilizzato come fonte energetica primaria, o subire una ulteriore trasformazione in energia elettrica

Energia e biogas da rifiuti di casa, è il progetto No Waste

Produrre biogas ed energia elettrica dai rifiuti organici domestici, selezionando compost di alta qualità, è possibile. E’ il risultato del ciclo di sperimentazione del progetto No Waste, realizzato in Sicilia dall’Irssat, l’istituto di ricerca e finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del programma Life plus, ospite d’onore della ‘’Green Week’’ che si è aperta oggi a Bruxelles. ’’L’Irssat ha messo a punto un piccolo robot elettrodomestico in grado di triturare i rifiuti organici domestici e agevolarne la trasformazione in pre-compost - spiega il presidente dell’istituto, Giuseppe Lo Bianco - Il prodotto, ritirato a intervalli regolari di una o due settimane, in ragione dei quantitativi prodotti, viene sottoposto poi a una seconda fase di lavorazione, che permette la produzione di biogas. Il gas così generato, può essere utilizzato come fonte energetica primaria, o subire una ulteriore trasformazione in energia elettrica. Il residuo’’finale del processo, sarà comunque un compost di alta qualità, ottimo come biofertilizzante in agricultura”. Le ricerche dell’istituto siciliano hanno permesso di appurare che se il robot No Waste fosse utilizzato da una comunità di 10-15mila persone, la resa annua in termini di produzione di energia elettrica supererebbe il valore di 70-100mila euro l’anno, alle attuali tariffe degli enti di gestione in Italia.

Con l’ufficializzazione dei risultati alla Green Week l’istituto è giunto alla fase finale del programma gestito in collaborazione con la Regione Siciliana. Il primo stadio di sperimentazione prevedeva infatti la verifica dell’idea progetto, la realizzazione e il brevetto del robot, la verifica della qualità del compost prodotto e l’analisi dei dati economici generati dal sistema.Il risultato raggiunto è frutto della sperimentazione su un campione di un centinaio di nuclei familiari selezionati in tre piccoli comuni siciliani: nel contesto rurale di Gaggi, a Melilli, all’interno di una area fortemente industrializzata e a Castelmola, area turistica.Da Bruxelles parte la proposta per una nuova di una fase di sperimentazione dell’intero sistema, su vasta scala, aperta alle istituzioni municipali nord europee, dove la raccolta differenziata dei rifiuti è una realtà consolidata.

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