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Atletica: Schwazer, paura di tornare? Sarebbe stato peggio finire così

01 aprile 2015 | 14.28
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Il marciatore altoatesino è pronto a ricominciare e a scrollarsi di dosso l’ombra del doping. Per ricominciare, Schwazer ha scelto di avere al suo fianco Sandro Donati, consulente Wada impegnato da tempo nella lotta al doping

Atletica: Schwazer, paura di tornare? Sarebbe stato peggio finire così

"Voglio gareggiare e sfidare il cronometro dando all’opinione pubblica la possibilità di valutarmi e per far sì che se andrò forte non si dubiti delle mie prestazioni. Voglio tornare ad essere credibile. Paura? Troverei molto peggio finire così". Alex Schwazer è pronto a ricominciare e a scrollarsi di dosso l’ombra del doping. Il traguardo per il marciatore, vincitore dell’oro olimpico a Pechino 2008 nella 50 km, per il momento resta il 29 aprile 2016, data in cui scadrà la sua squalifica per uso di Epo. Per ricominciare, Schwazer ha scelto di avere al suo fianco Sandro Donati, consulente Wada impegnato da tempo nella lotta al doping.

"Il progetto è nato da una mia volontà, non credo che a un atleta pulito faccia piacere quando rientra un dopato. E' nata da qui la mia volontà che va oltre a quanto già si fa oggi a livello antidoping -spiega Schwazer durante la conferenza stampa nella sede della Fnsi-. Il primo nome che mi è venuto in mente è stato quello di Donati che mi ha anche criticato duramente in passato. Non avrei sinceramente pensato che saremmo arrivati qui, lo ringrazio per aver accettato e avermi dato fiducia. Direi una bugia se dicessi che sarei tornato lo stesso. Fare 270 km a settimana sapendo che se vai male tutti dicono che succede perché non ti dopi più non mi avrebbe dato le motivazione per ritornare. Siamo solo all’inizio ma questo è un progetto importante in cui metterò la mia totale disponibilità".

"Con il professor Donati abbiamo detto che ci sono tante cose a livello antidoping in più da fare, il problema è volerle fare. Noi metteremo in pratica tutte queste idee -prosegue il marciatore risultato positivo all’eritropoietina alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra-. Spero che facendo tutte le cose per bene possa passare il messaggio che si può andar forti senza doping".

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