cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 20:23
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Calcio: Italia regina del subbuteo, 'al mondo nessuno come noi'

28 aprile 2015 | 10.10
LETTURA: 4 minuti

Il calcio a punta di dito vive una seconda età dell'oro dopo il boom degli anni '70-'80: quasi 1000 tesserati e 65 club sparsi per la penisola. A settembre, nei Mondiali di San Benedetto, il movimento azzurro punta a fare il pieno di titoli

 - (foto Italia Subbuteo)
- (foto Italia Subbuteo)

L'Italia è la regina del subbuteo: nel 'calcio a punta di dito' nessuno gioca e vince come noi. Quasi 1000 tesserati, 65 club sparsi per la penisola e "il miglior vivaio a livello mondiale". Giuseppe Battaglia, presidente della Federazione Italiana Sport Calcio Tavolo, fotografa i numeri di una passione che, dopo il boom degli anni '80, torna a crescere.

"Abbiamo 65 club e 970 tesserati che praticano attività agonistica. Se però consideriamo il sommerso, i giocatori diventano diverse decine di migliaia. Siamo presenti in tutte le regioni: Piemonte, Lombardia, Campania e Sicilia sono al vertice del movimento. Riusciamo ad essere presenti in maniera radicata anche nelle grandi città: abbiamo 3 club a Roma, 2 a Milano e altrettanti a Torino", dice all'Adnkronos.

L'identikit del giocatore è ben delineato: "La fascia tra i 40 e i 50 anni è la più nutrita perché il gioco si è sviluppato tra gli anni '70 e '80". In realtà, l'Italia brilla quando si parla di nuovi talenti, a partire dagli Under 12. "Abbiamo il vivaio migliore, gli ultimi titoli mondiali under sono stati vinti da noi", spiega il presidente. Il subbuteo diventa una valida alternativa ai videogame: "Tiriamo fuori tanti ragazzi dalle sale giochi e dai salotti. Per giocare a subbuteo, serve un lavoro mentale e manuale. All'età di 7-8 anni ci si può avvicinare al panno verde per scoprire il divertimento", aggiunge.

L'Italia ospiterà i prossimi Mondiali, in programma a San Benedetto del Tronto dall'11 al 13 settembre. "Dovremmo avere in campo circa 25 Nazionali. L'Europa è il cuore del movimento, dietro l'Italia ci sono Spagna, Belgio, Malta e Grecia. Il gioco ormai coinvolge una quarantina di paesi in tutto il mondo, a San Benedetto aspettiamo anche le delegazioni di Stati Uniti, Brasile, Australia a Malesia", dice ancora.

L'obiettivo della selezione azzurra è confermare i risultati ottenuti nelle ultime rassegne iridate: "Nelle ultime 2 edizioni dei Mondiali, articolati in 6 categorie individuali e 6 a squadre, abbiamo vinto rispettivamente 10 e 9 titoli", dice con orgoglio. A tenere alto il tricolore sono anche le giocatrici: "Le donne tesserate sono una cinquantina e il numero è destinato ad aumentare grazie al lavoro che i circoli svolgono per potenziare i vivai".

Fuori dal panno verde, ci sono traguardi altrettanto ambiziosi. Sul sito di Italia Subbuteo, punto di raccordo tra federazione e appassionati, spicca un link al sito del Coni: "Al momento siamo appoggiati ad enti di promozione sportiva, ma puntiamo a diventare una Disciplina Sportiva Associata. Prima, però, dobbiamo arrivare a 3000 tesserati", spiega il presidente. Per avvicinare l'obiettivo è pronta una prima svolta: "Da settembre, unici al mondo, partiremo con una categoria che utilizzerà i materiali tradizionali".

In questo modo si punta a coinvolgere maggiormente gli appassionati che, da decenni, dedicano tempo e denaro all'allestimento di autentici 'musei'. "La passione per il subbuteo può essere molto costosa se si pensa all'aspetto del collezionismo. Ma anche chi pratica attività agonistica è pronto a spendere cifre rilevanti: una squadra può costare anche 110-120 euro se ci si rivolge agli specialisti che realizzano i calciatori e applicano le decal per riprodurre le maglie più attuali", dice Battaglia.

Ogni dettaglio avvicina il subbuteo al calcio reale. Il discorso comprende anche la procura federale e il giudice sportivo. "Non tutti sono tranquilli durante le partite, proprio come nel calcio reale", spiega il presidente. "Il fair play per la federazione è una priorità assoluta. Non nego che abbiamo comminato sanzioni pesanti, a livello di squalifiche e di ammende. Ma se vogliamo crescere ancora, non possiamo agire diversamente".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza