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Calcio: Allegri, Real favorito ma Juve può giocarsi le sue carte al meglio

04 maggio 2015 | 20.06
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Il tecnico bianconero carica la sua squadra alla vigilia della semifinale di Champions contro i blancos: "Loro sono i campioni in carica, quindi rispetto a noi potrebbero avere qualche possibilità in più ma non è una semifinale dove non abbiamo niente da perdere"

Massimiliano Allegri(Infophoto) - INFOPHOTO
Massimiliano Allegri(Infophoto) - INFOPHOTO

"Dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo fatto finora e soprattutto di giocarci al meglio le nostre possibilità, sapendo di avere di fronte una grandissima squadra, con grandissimi campioni". L'allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, carica la sua squadra in vista del match d'andata della semifinale di Champions League contro il Real Madrid. I bianconeri sfideranno domani i blancos allo Juventus Stadium:

"Loro sono i campioni in carica -prosegue Allegri nella conferenza stampa della vigilia-, quindi rispetto a noi potrebbero avere qualche possibilità in più ma non è una semifinale dove non abbiamo niente da perdere, abbiamo da perdere il fatto di non arrivare in finale".

Allegri si aspetta due sfide aperte e non troppo tattiche: "Si parla di una semifinale di Champions quindi le squadre sono di altissimo livello. Quando giochi queste partite credo che devi fare grandissime cose sia in fase offensiva che difensiva. Non penso che saranno due partite da 0-0. Quindi bisognerà essere bravi soprattutto nella fase offensiva".

Il tecnico bianconero ha poi parole d'elogio per Ancelotti: "E' un allenatore che stimo come persona ma soprattutto per i risultati, perché uno che vince in Italia, in Inghilterra, in Francia e in Spagna credo abbia delle qualità importanti".

Infine Allegri non nasconde il suo orgoglio per i risultati ottenuti in questa stagione, iniziata tra tanto scetticismo: "All'inizio della stagione tutti possono dire tante cose ed è giusto che le dicano, poi alla fine quello che rimane sono i risultati. Credo di aver raggiunto dei risultati discretamente buoni e quindi di questo ne vado fiero, grazie soprattutto all società per cui ho lavorato e ai giocatori che ho allenato".

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