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Calcio: Agnelli, Pogba incedibile? Nel pallone non c'è nulla di assoluto

06 luglio 2015 | 19.08
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Andrea Agnelli (Infophoto) - INFOPHOTO
Andrea Agnelli (Infophoto) - INFOPHOTO

"Pogba? Nel calcio di assoluto non c'è niente. I giocatori sono incedibili dal primo settembre". Nella giornata del rinnovo fino al 2020 di Claudio Marchisio, dell'addio ufficiale di Andrea Pirlo alla Juventus e del rinnovo fino al 2017 di Massimiliano Allegri in panchina, torna così sull'affaire legato al giocatore francese il presidente del club bianconero Andrea Agnelli.

Tanti i temi sul tavolo nella conferenza stampa che ufficializza la blindatura di fatto fino a fine carriera del centrocampista. "Claudio entra alla Juve a 7 anni e passa tutta la trafila fino a portare la fascia di capitano. E' oltre le 300 presenze ed è già nell'Olimpo dei nostri grandissimi, è un punto di contatto tra la Juve di ieri, di oggi e di domani. Anche prima di questa giornata credo potesse essere considerato un senatore, ma a questo punto per un rinnovo per i prossimi 5 anni, che lo portano veramente ad immaginare la conclusione della sua carriera alla Juventus, è a tutti gli effetti un senatore". Spiega Agnelli con al fianco un emozionato Marchisio. "Per me è un giorno bellissimo e pieno di emozioni come nel 1993 quando mi presentai al primo allenamento. Sono passati tanti anni, ho sempre voluto questa maglia e ho la fortuna di portarla per altri 5 anni".

La parola ripassa ad Agnelli che vuole salutare con un pensiero Pirlo. "Sono stati 4 anni indimenticabili e lui sa che qui a Torino, qui alla Juventus, sarà sempre a casa. Noi tutti gli auguriamo le migliori fortune in questa sua nuova avventura in America". Da Pirlo ad Allegri che ha prolungato coi bianconeri fino al 2017. "Allegri ha rinnovato per un anno di più, quindi di questo siamo felici e orgogliosi. Ha avuto un primo anno straordinario, ne abbiamo già parlato, e sappiamo che abbiamo una guida decisa a fare altrettanto bene nei prossimi due anni di permanenza qui con noi", conclude Agnelli.

Adesso però bisogna guardare al futuro e poco importano i successi dell'ultima stagione. "Al di là di quelli che sono stati gli ultimi quattro anni, sappiamo perfettamente che dal 1 luglio di ogni stagione si riparte da zero -chiarisce Agnelli-. Se vogliamo costruire una nuova stagione che ci porti a dei traguardi che sono in linea con la Juventus, quindi di vittorie, sappiamo che il lavoro in campo, come quello fuori, sarà tanto duro, ci sarà da faticare prima di arrivare a fine stagione e gioire".

Una voglia di rimboccarsi le maniche che di certo non manca a Marchisio ancor più responsabilizzato dopo il rinnovo fino al 2020. "Non si smette mai di migliorarsi, ogni anno in allenamento bisogna dare di più giorno dopo giorno. Il numero di maglia? Sono legato molto all'8, quindi il 10 è giusto che lo indossi un fuoriclasse che faccia divertire il pubblico con le sue giocate e ci porti tanti gol ed emozioni Sono legato all'8 e penso sia giusto continuare con questo numero. L'Europa? Abbiamo il rispetto dei grandi club e arrivati a questo punto non dobbiamo fermarci, quest'ultimo anno deve diventare la normalità per noi".

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