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Calcio: Boniek, Roma? ko umiliante, con il Barca senza cattiveria

25 novembre 2015 | 13.37
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Il presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek (Foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek (Foto Infophoto) - INFOPHOTO

"Il Barcellona è l'unica squadra al mondo che gioca a calcetto in un campo da 105x68 metri. Forse con il Barcellona bisogna giocare alla vecchia maniera, con il libero che sta 7-8 metri dietro e che fa la diagonale per intercettare tutti i tagli, altrimenti succede quello che è successo ed è umiliante". E' l'opinione di Zibi Boniek, ex giocatore della Roma e attuale presidente della Federcalcio polacca all'Adnkronos sul ko per 6-1 della Roma contro il Barcellona al Camp Nou.

"La partita di Barcellona l'ho vista e si può dire che l'ultima parola è toccata alla Roma perché ha fatto l'ultimo gol...ma è ovviamente una battuta. E' stato deludente vedere la Roma ieri. Si potrebbe parlare di tanti errori ma penso che la Roma prima della partita abbia saputo del pareggio tra il Bate Borisov e il Bayer Leverkusen, e che era tutto nelle sue mani vincendo l'ultima partita, e sono scesi in campo forse un pochino contenti di questo risultato -sottolinea l'ex attaccante giallorosso-. Se scendi in campo a Barcellona fuori casa e non fai neanche un fallo vuol dire che vuoi giocare con le armi loro, ma in questo modo è successo quello che è successo. Ma ho visto troppa gente in difficolta tecnica, soprattutto qualcuno in difesa ha deluso moltissimo".

"Io tifo le squadre italiane tra cui anche la Roma ma ieri era difficile guardare una squadra che ha giocato in maniera molto rilassata. Il Barca ha fatto sei gol e la Roma ne ha sbagliati tre clamorosi, il colpo di testa di Dzeko, il tiro di Iago Falque e il rigore sbagliato, poteva finire 6-4, ma anche 10-4, se si contano le occasioni dei catalani...", prosegue Boniek. La Roma è mancata dal punto di vista tecnico e caratteriale. "Ho visto una squadra che ha deluso, che ha lottato poco, voleva mettere tutto sul piano tecnico dove si sa benissimo che sono inferiori, ma la cosa che più mi ha dato fastidio è che, se uno va a giocare con il Barcellona sa benissimo quale è il loro gioco: loro tengono la palla, un po' come nella pallamano, giocano da destra a sinistra e da sinistra a destra e se uno fa un taglio gli danno la palla. Allora bisognava o arretrare un pochino di più per non fargli fare il taglio o uno dei due centrali doveva fare quasi il libero alla vecchia maniera -spiega Boniek all'Adnkronos analizzando la gara-. Loro hanno fatto tre o quattro gol con i tagli come un gioco da bambini".

"Difesa troppo alta e senza cattiveria, ma soprattutto con quattro in linea così, con nessuno che guardava le spalle dell'altro, la palla servita in mezzo a due difensori andava alla fine sempre ad un giocatore del Barcellona. Se è mancato De Rossi? Non vorrei parlare degli assenti. La Roma ha deluso, si devono rialzare, riprendersi, tanto sono tre punti. E' una figura che si poteva risparmiare anche perché con quattro mila tifosi al seguito e con un po' più di carattere si poteva evitare". Poi l'ex campione polacco critica l'approccio della squadra. "Io dico che bisogna fare il gioco pulito il più possibile, ma a Messi, Neymar e Suarez se non gli si mette neanche un piede, come puoi contrastarli...?". Proprio il gol di Adriano, dopo il rigore sbagliato da Neymar, è la dimostrazione dell'approccio molle alla gara. "Il gol di Adriano è la dimostrazione che è mancata la concentrazione, perché sulla ribattuta in una gara del campionato italiano a dieci minuti dalla fine i primi ad entrare in area sarebbero stati i romanisti, invece, stavano a guardare e Adriano ha segnato", sottolinea Boniek.

"Sono partite che nascono male e finiscono peggio, ma quando vai a giocare con una squadra fortissima l'atteggiamento doveva essere del tutto diverso, ma quello che è mancato è stato soprattutto la qualità di due o tre giocatori in difesa, che non sapevano dove fossero e sembravano stessero su una giostra, gli girava la testa..., ma ormai è andata. La cosa più strana era che la Roma non era concentrata per affrontare una gara così, una cosa abbastanza grave perché la mancanza di concentrazione contro una squadra come il Barcellona vuol dire umiliazione. Il Barcellona è in un grande momento, gioca e vince in maniera convincente, ma dispiace che la Roma ogni anno si concede questa figuraccia, che si poteva evitare", conclude Boniek.

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