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Euro 2016

Euro 2016: Barzagli, brutti e sporchi ma facciamo male a Spagna

25 giugno 2016 | 15.52
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Andrea Barzagli (foto AFP) - AFP
Andrea Barzagli (foto AFP) - AFP

"Nessuno parte mai spacciato nel calcio. Forse siamo brutti e sporchi, però diamo tutto e vediamo di fare male alla Spagna". E' la carica di Andrea Barzagli a 48 ore dalla sfida degli azzurri contro la Spagna negli ottavi degli Europei.

Secondo il difensore juventino, non c'è nulla di scontato nel match di Parigi: "Siamo partiti nello scetticismo generale, che ci può stare, non eravamo tra le favorite e non lo siamo neanche. Ma penso che la Nazionale si sia conquistata molti tifosi per quello che dà sul campo: grande cuore, attaccamento alla maglia e responsabilità di tutti. Abbiamo portato a indossare qualche maglia azzurra in più e penso che questa partita farà stare tanti italiani attaccati alla tv", aggiunge Barzagli in conferenza dal ritiro di Montpellier.

"Una partita del genere non stai nemmeno troppo a caricarla. C'è talmente tanta voglia che non devi nemmeno darti le motivazioni, di più facile c'è solo questo. Qualcuno si è dimenticato la Spagna, ma tranne il secondo tempo con la Croazia ha fatto vedere di essere una delle favorite al titolo per le sue qualità. Noi combatteremo come al solito", assicura il difensore, prima di rispondere con una battuta alla domanda di un giornalista spagnolo. "Come si ferma la 'bestia nera' Spagna? Bisognerebbe ammazzarla...".

Poi aggiunge: "Si frena, proviamo a farlo. Diciamo che stiamo studiando la Spagna, ma in fin dei conti sono i duelli in campo che contano. Un particolare può fare la differenza, così come il nostro atteggiamento. Dovremo essere attenti a loro nella fase offensiva, ma provare anche a colpirli. Non dovremo fare una partita remissiva perché sarebbe l'errore più grande".

A 35 anni, Barzagli è ancora fra i migliori del gruppo azzurro: "In questi anni, dopo il primo scudetto con la Juve, ho passato un'estate a pensare già alla stagione successiva per vincere. Ritrovarsi a giocare per certi trofei, con la Juve così come con la Nazionale, ti dà solo la carica e la voglia di migliorarti. Io sono migliorato molto mentalmente e anche tecnicamente, nella marcatura. A 35 anni si può giudicare la prestazione dall'età, se giochi bene hai esperienza e se giochi male sei quasi finito, ma io mi sento al pari degli altri, anche dei ventenni. Mi alleno come loro e nei test ho gli stessi risultati, non vedo perché non posso stare ai loro livelli".

Poi, sul suo futuro: "Non ci ho pensato, non penso che sia un problema. Se lascio o no, non deve fare rumore, non mi piace. Quello che ho pensato dal primo giorno del ritiro è fare un grande europeo e tuttora sono concentrato su questo ottavo di finale". L'Italia è stata duramente criticata dopo la brutta sconfitta contro l'Irlanda: "Ma io -dice Barzagli- non penso che per una sconfitta nella terza partita dobbiamo subito vederla in negativo. Ci può stare nel calcio avere complimenti e subito dopo essere criticati. Ma non è quello a cui dobbiamo pensare. La nostra mentalità, come è stato fin dall'inizio, deve essere quella di dimostrare che siamo una nazionale che si può togliere delle soddisfazioni".

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