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Calcio: Spalletti, Dzeko giocatore completo, Juve brava ma noi siamo al 60%...

03 ottobre 2016 | 13.30
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Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti  - AFP
Il tecnico della Roma, Luciano Spalletti - AFP

"La vittoria con l'Inter più importante per la classifica, per la consapevolezza, per l'allenatore? Sono tutte cose giuste. Io ci metterei anche per la squadra, per la tranquillità. Si sa che lavorando nella Roma, dove tutto ti appare amplificato, è importante avere la consapevolezza di aver vinto contro una grandissima squadra. E' importante poter usare il tempo con più tranquillità per poter sviluppare i nostri obiettivi. Oggi diventa tutto più facile, c'è una serenità maggiore, meno tensione, cova meno nervosismo dentro lo spogliatoio, anche il timbro di voce è più rilassato, più normale". Questa mattina il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, è tornato a parlare ai microfoni di Roma radio del successo per 2-1 sull'Inter. "Il fatto è che le sconfitte ti creano tensione, ti creano nervosismo, ti creano dispiacere personale, mentre nelle vittorie non sei mai felice ma solo un po' più rilassato perché poi le insidie sono sempre lì dietro l'angolo, ma è anche giusto così perché questo è quello che devi fare. Però c'è differenza tra subire una sconfitta e fare una vittoria".

Grande protagonista della gara è stato Edin Dzeko. "Oggi è giustamente preso di mira positivamente per quello che ha fatto. Perché c'è differenza tra questa e le altre partite. Ma c'è differenza anche tra quello che lui potrebbe fare e quello che ha fatto. Alcune cose ho cominciato a dirgliele anche pubblicamente, con lui ho usato diversi metodi, durante le riunioni e nei dialoghi personali -ha spiegato Spalletti-. Qualcosa ora si vede. Non dico che dipenda da noi, però va trattato per quello che lui evidenzia. E le possibilità ci sono, come si è visto ieri sera. E anche superiori. A volte lui non le usa bene queste possibilità. E noi abbiamo l'obbligo di tentare di farlo accorgere di queste possibilità".

Spalletti poi sulle parole di Sarri che ha detto che la Juve fa un campionato a parte, ha sottolineato: "Non posso commentare cosa dice una persona intelligente come Sarri, che è uno sveglissimo. Se dice qualcosa ha il suo scopo, il suo fine. Non possiamo andare a ricercarlo noi il significato. Io dico che la Juve è quella che ci aspettavamo. Sono stati bravi a sfruttare al massimo quello che gli è stato concesso perché possono fare molto di più, non hanno fatto benissimo fino a questo momento. Sono una grande squadra, con grande mentalità, grande carattere e grandi campioni. Poi però noi siamo al 60 per cento, c'è spazio. Magari siamo al 70 o l'80 per cento ma ai giocatori gli si dice così".

L'attaccante bosniaco con l'Inter ha giocato anche da falso nueve. "Fa parte della sua totale qualità. Lui è un calciatore veramente completo. Con Aguero, che è più giocatore da area di rigore, lui faceva anche l'attaccante più di movimento. Con lui si può fare tutto, perché è veramente un calciatore completo. Gli manca solo un po' di carattere. Ormai lo si può dire e non gli facciamo del male. Perché quando con una persona ci stai un anno insieme non è solo una considerazione momentanea, viene fuori che ogni tanto abbassa il livello di cattiveria agonistica -sottolinea il tecnico toscano- che è ciò che nutre la prestazione nel calcio italiano e nel calcio in generale. Bisogna farlo diventare più cattivo".

Ottime prestazioni, secondo l'allenatore della Roma, anche di Fazio e Juan Jesus, due giocatori molto criticati. "Nella Roma non ci stanno giocatori capitati per caso. C'è gente che lavora per la Roma, tutti i ruoli sono ricoperti. Fazio è stata una bella trovata perché per la forza e il valore che ha è un elemento che porta grande vantaggio alla nostra squadra. Lo abbiamo pagato poco, è una persona serissima, uno straordinario atleta. E ha fatto vedere di avere personalità nel momento in cui è entrato. Perché quando sei alla Roma non hai a disposizione 10 partite per far vedere il tuo valore. Non sei un giovane a cui va dato tempo, sei uno maturo e la Roma ti dà tempo 10 allenamenti, poi devi far vedere il tuo valore. Quando ti butto dentro devi dare il fritto". Un giocatore che è entrato in un momento in cui la Roma era molto criticata. "Siamo stati criticati, siamo sotto critiche continue. Bisogna anche ringraziare questo peso da sopportare, perché significa che siamo in una situazione importante. Dobbiamo essere orgogliosi di avere questo peso da portare avanti".

Ottima prestazione anche di Salah che ha però sbagliato qualche scelta offensiva. "Lui è dilaniante. Ha questi strappi impetuosi di velocità e tecnica che ti squarta in due. In fase difensiva è l'opposto in quanto a vantaggi che ti può dare. In fase di palleggio lui ha bisogno di fare le cose in velocità. Lui, palla sui piedi, ti guarda in faccia, ti passa dentro, ti fa un buco nello stomaco e va di là. Poi di là bisogna vedere se hai preso vantaggio. Quando ti capita l'occasione di fare gol e poi l'occasione di farlo fare, e ancora l'occasione di fare un passaggio determinante e queste occasioni le sbagli tutte poi devi tirare una riga e dire "ora che si fa?". Perché poi gli altri gestiscono. Nel mezzo di queste tue qualità, se non si riempie la partita, poi la riempiono gli altri. E se gli altri, come l'Inter, hanno qualità, la partita la riempiono bene. Così tu fai cose buone che rimangono negli occhi della gente, ma come risultato finale se loro le cose buone le fanno per tutto il tempo alla fine la vincono loro".

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