"Se questo è il mio momento più bello da allenatore? Penso proprio di sì, quando si vince una Coppa è comunque un momento memorabile. Ci sono allenatori, anche più bravi di me, che in carriera non sono riusciti a conquistare nessun titolo". Si gode il trionfo di Supercoppa italiana ai rigori contro la Juventus l'allenatore del Milan, Vincenzo Montella, che a Doha ha alzato il primo trofeo della sua carriera da allenatore.
"Berlusconi e Galliani sono contentissimi di questa ennesima vittoria, si percepisce che sono felici -prosegue ai microfoni di Sky Sport il tecnico campano che ha regalato al Milan il 29esimo trofeo negli ultimi 30 anni-. I complimenti del presidente mi hanno fatto molto piacere e io stesso sono felice di aver regalato, insieme alla squadra, un trofeo a lui e alla società".
"ll primo obiettivo è quello di tornare in Europa che è la casa del Milan. Il tempo ci dirà quale Europa sarà ma è comunque difficile raggiungerla perché ci sono squadre molto forti, il nostro campionato è duro, siamo solo a metà stagione -prosegue l''Aeroplanino-. Dobbiamo volare sempre bassi con obiettivi molto alti. L'obiettivo è questo, i giovani per crescere ci sono ma non dobbiamo perdere l'equilibrio e la realtà delle cose perché è rischioso".
Tornando alla notte di Doha, Montella descrive i tre momenti più importanti di quella sfida che gli si sono fissati nella mente: "Sicuramente il rigore calciato da Pasalic, la palla sembrava non volesse arrivare mai in porta. Il secondo che mi viene in mente è la foto insieme a mio fratello e a Nicola Caccia. Il terzo invece è la foto scattata insieme a tutta la squadra e ad Adriano Galliani. Aggiungo un quarto ricordo: quando sono sceso, insieme a Galliani, con la Coppa. Fin da bambino ho sempre sognato questi momenti (nel mio sogno tenevo in mano un altro tipo di Coppa). Ora mi accontento di quello che ho vinto".