"Io non sono solito criticare una cosa prima di averla vista in pratica, però sono un tradizionalista e un mondiale allargato a 48 squadre non mi entusiasma, avrei preferito rimanesse a 32". Il presidente della Federcalcio polacca, Zbigniew Boniek, commenta così, all'Adnkronos, la decisione della Fifa di allargare la Coppa del Mondo a 48 squadre a partire dall'edizione del 2026.
"Il calcio sta cambiando, ormai comandano gli interessi economici -sottolinea l'ex giocatore di Roma e Juventus all'Adnkronos-. E credo fosse inevitabile che si arrivasse a questa decisione. Probabilmente la qualità di certe partite non sarà eccelsa ma con questa nuova formula ci guadagneranno in tanti. Sono state accontentante le Federazioni piccole che avranno più possibilità di partecipare alla festa del calcio mondiale. I calciatori delle nazionali più importanti non giocheranno di più perché per vincere devi sempre giocare sette partite".
"Altro punto a favore è quello che con un girone a tre squadre, non si verificheranno partite nelle quali una squadra avrà meno motivazioni dell'altra, come è spesso capitato in edizioni precedenti di Mondiali o anche di altre manifestazioni -fa notare Boniek-. Quando una squadra ha vinto le prime due partite del girone ed è già qualificata può capitare che scenda in campo non al massimo della concentrazione".
Il presidente della Federcalcio polacca commenta poi le critiche ricevute dal presidente della Fifa Gianni Infantino dall'Eca e da diverse Leghe calcistiche nazionali: "Le ho trovate ingenerose e mi viene da dire da che pulpito arrivano! Nei maggiori campionati d'Europa si gioca dal venerdì al lunedì per andare incontro agli interessi delle tv che pagano ed è lo stesso motivo per cui il mondiale è stato allargato a 48 squadre. Ci saranno più partite e con i diritti tv ci guadagneranno tutti", ha concluso Boniek.
