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Calcio: Alex Sandro avverte la Juve, il Porto lotta fino alla fine

20 febbraio 2017 | 19.55
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Alex Sandro contrastato ma Mauro Icardi - AFP
Alex Sandro contrastato ma Mauro Icardi - AFP

"Il Porto è conosciuto come una squadra che lotta fino alla fine. Non è mai facile giocare contro di loro, specie quando sono in casa: hanno molti giocatori di ottimo livello, che non mollano per 90 minuti". Il difensore della Juventus, Alex Sandro, avverte i suoi compagni a due giorni dalla trasferta di Champions contro il Porto, sua ex squadra.

"Ho molti amici li, spero che il Porto vinca la Primeira Liga -prosegue il 26enne brasiliano ai microfoni di Jtv-. In Portogallo ho conosciuto il calcio europeo, che come mentalità è differente da quella brasiliana: ora sono felice di rivedere le persone che conosco, ma quando inizierà la partita ognuno difenderà i suoi colori".

E i suoi colori, ovviamente, sono quelli bianconeri: "Arrivare alla Juve è stato un salto nella mia carriera, come quelli che precedentemente avevo vissuto: ogni esperienza mi ha dato tanto, come sta accadendo qui a Torino. Quanto al match di dopodomani, siamo pronti, ben allenati, d’altronde la Juve gioca sempre per vincere e per arrivare in fondo alle competizioni cui partecipa, e questo è anche il mio modo di affrontare le partite".

Alex Sandro ripercorre poi le principali tappe della sua carriera, fino all’approdo alla Juventus: "In Brasile ero uno dei tanti bambini che cresce con la palla fra i piedi, sognando di diventare un calciatore. Il primo campionato da professionista l'ho giocato con il Paranaense, in campo ricoprivo sia il ruolo di laterale sinistro che di centrocampista, anche se prediligevo il primo. Ricordo bene il primo gol… in bianconero. No, non era alla Juve ma al Santos, nel 2010, un bel tiro da lontano. Forse è un segno del destino il fatto che avessi già vestito questi colori… adesso spero di farne altri così".

A proposito di segnature e, in generale, di gesti tecnici: "Uno dei miei preferiti è ovviamente il cross, che mi permette di aiutare i compagni a segnare, e se invece devo pensare a un gol che mi manca, direi quello di testa. È un po’ che non faccio gol in questo modo, ci ho provato tanto, vediamo…", conclude il terzino bianconero.

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