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Covid Italia, +32% ricoveri in una settimana. "Crescita rapida e improvvisa"

Fiaso: si tratta di pazienti ricoverati nei reparti ordinari. Stabili le terapie intensive

Un ospedale (Fotogramma)
Un ospedale (Fotogramma)
27 novembre 2023 | 12.09
LETTURA: 2 minuti

"Una crescita rapida e improvvisa. In una sola settimana il numero dei pazienti Covid ricoverati è salito del 32%". Lo riferisce la Fiaso, Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, sulla base della rilevazione degli ospedali sentinella. La ripresa del monitoraggio nelle strutture aderenti aveva segnato per 5 settimane consecutive numeri bassi e costanti, con lievi oscillazioni del 2-3%. Nel periodo che va dal 14 al 21 novembre, invece, spiega Fiaso, si è assistito a un balzo a due cifre.

Si tratta esclusivamente di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari, precisano dalla Federazione. Le terapie intensive, infatti, non registrano un aumento e sono stabili con numeri bassi. L'età media dei pazienti con infezione da Sars Cov-2 in reparto è 77 anni.

Il monitoraggio ha consentito di accertare come "solo il 24% dei casi si riferisca a ricoveri per Covid", cioè "con sindromi respiratorie tipiche del virus, mentre il restante 76% dei ricoveri riguarda pazienti con Covid ovvero ricoverati per altre patologie e risultati positivi al tampone. Il Covid - interpreta Fiaso - ha dunque aggravato le condizioni di salute di pazienti con altre patologie, ma non è stata la causa principale dell'ospedalizzazione".

Vaccinazioni

"I dati sui ricoveri" Covid "registrati negli ospedali sentinella sono in linea con l'incremento dei contagi pari al 30% indicato dal ministero della Salute: è il segnale che non bisogna abbassare la guardia. L'età media dei pazienti che arrivano in ospedale è di 77 anni e la campagna di somministrazione della dose stagionale di vaccino anti-Covid tra gli ultra 60enni è ferma al 4%", sottolinea Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, commentando la rilevazione dell'impatto di Sars-CoV-2 nelle strutture monitorate.

"Nelle prossime settimane ci attendiamo una maggiore circolazione dei virus respiratori. Occorre ancora una volta rinnovare, soprattutto ad anziani e fragili, l'invito alla vaccinazione con la chiamata attiva da parte dei medici di medicina generale", è il monito lanciato dal presidente della Fiaso.

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