Nella missione del lander di Rosetta l'Italia ha investito molto
E' "una grandissima soddisfazione per la scienza, per l’Europa e soprattutto per l’Italia". E' l'astrofisico Giovanni Bignami, presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), a commentare così il risveglio, dopo sette mesi di 'letargo', del lander Philae, della sonda europea Rosetta, che si trova sulla supee della rficicometa 67P / Churyumov-Gerasimenko, il primo lander mai atterrato su una cometa per studiarne la composizione.
Nella realizzazione di Philae, il nostro Paese, continua Bignami, "ha messo un grosso investimento di scienziati Inaf, Universitari e industrie". "Non avevamo dubbi che Philae sarebbe ripartito, soprattutto adesso -spiega- che la temperatura della superficie della cometa è più calda di -40 gradi, perché si sta avvicinando rapidamente al Sole".
Ricostruendo dai pacchetti di house-keeping lo stato del robot, è saltato fuori, sottolinea l'Inaf sul suo sito, che, in realtà, è già da qualche tempo che Philae s’è svegliato. Solo che non riusciva a comunicare con la sonda. I dati inviati durante il breve collegamento di ieri sera comprendono infatti informazioni raccolte nell’arco degli ultimi giorni cometari. E nella memoria di bordo del robottino ci sono ancora oltre 8000 pacchetti di dati. Pacchetti che gli scienziati contano di riuscire a scaricare nel corso del prossimo contatto, e che dovrebbero permettere di ricostruire cos’è accaduto di recente sulla cometa 67P.