E' il gruppo che ha sequestrato il procuratore Mehmet Selim Kiraz. L'uomo, in Italia con la moglie e i figli, alloggiava in un albergo. Il ministro Alfano: "Forze dell'Ordine impegnate senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo"
E' stato fermato dalla Digos a Mestre un latitante turco di 44 anni, colpito da un mandato di cattura internazionale per terrorismo. L'uomo sarebbe un reclutatore per conto del gruppo terroristico 'Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo' (acronimo Dhkp/C), conosciuto per il sequestro e per la morte del procuratore della Repubblica turco Mehmet Selim Kiraz. Il 44enne è stato fermato dalla Polizia di Venezia, la scorsa notte, a seguito di segnalazione di allerta dal sistema online archivio alloggiati: l'uomo alloggiava infatti una struttura ricettiva a Mestre.
Lo straniero, oltre ad essere indagato per essere ritenuto un reclutatore per conto della associazione terroristica Dhkp-C, secondo quanto reso noto dalla Polizia, ha partecipato nel 1994 all’affissione illegale di manifesti e striscioni nonché al lancio di bottiglie molotov ad Ankara, mentre nel 1995 ha compiuto un attentato negli uffici della banca di Konia Street di Ankara. Al termine degli accertamenti, il turco è stato portato nel carcere di Venezia a disposizione della Corte d’Appello di Venezia, territorialmente competente.
Il latitante, ha reso noto il ministro dell'Interno Angelino Alfano, "ha cittadinanza austriaca e si trovava in Italia con la moglie austriaca e i figli", confermando che "secondo le autorità turche appartiene al gruppo terroristico 'Fronte rivoluzionario per la liberazione del popolo' (acronimo Dhkp/C), conosciuto tragicamente per il sequestro, e a seguito a questo, per la morte, del Procuratore della Repubblica turco Mehmet Selim Kiraz".
"Il latitante adesso è a disposizione della Corte di Appello per l'eventuale estradizione - prosegue il ministro - Il livello di allerta è tale che, anche e soprattutto nei giorni della Pasqua, i controlli di sicurezza, su tutto il territorio, sono altissimi. Tutte le Forze dell'Ordine, così come stabilito dal 'Casa' (Comitato di Analisi Strategica Antiterrorismo), sono impegnate senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo".