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Agnelli (Confimi): "I prezzi dell'energia sestuplicati sono una bomba, così il Paese muore"

Per il presidente dell'associazione "il governo non sta facendo nulla, ma deve prendere in mano la situazione o sarà crisi in tutta l'industria"

Agnelli (Confimi):
06 novembre 2021 | 13.51
LETTURA: 2 minuti

"Il vero tema di crisi oggi non è la pandemia. E' il costo dell'energia e del gas" sul quale "il governo non sta facendo niente, ma va presa in mano la situazione" perché "è una bomba economica sganciata sull'Europa". Lo spiega, all'Adnkronos, il presidente di Confimi Industria Paolo Agnelli che non si dice pienamente d'accordo con il termine "aumenti" perché "l'aumento è quello del 30, del 40 o del 50%, ma qui parliamo del prezzo del gas che è sestuplicato e questo vuol dire far morire un Paese. Significa, per un'azienda come la mia, che invece di pagare un milione e 200mila euro di bolletta - aggiunge - ne pagherò oltre 8 milioni. Dove vado a prendere i 7 milioni di differenza? Questa è la vera problematica".

"Ci sono migliaia di imprese che o continuano a servire i loro clienti perdendoci, perché appalti, costi e listino prezzi non li cambi così velocemente, oppure annullano gli ordini. L'acciaeria più grande di Brescia - fa come esempio Agnelli - minaccia di chiudere a dicembre perché conviene farlo in attesa che cambi qualcosa. Oggi è un bagno di sangue".

Inoltre, continua Agnelli, "non capisco come questo sia potuto avvenire così alla chetichella, senza titoli sui giornali. Se scoppia una bomba a Milano i giornali ci aprono con i titoloni, ma se scoppia una bomba economica come questa, cioè si sestuplica prezzo del gas e del 150% l'energia elettrica, quasi devi sfogliare le pagine per capire. Ma invece - dice ancora - dovrebbe essere un tema di tutti i giorni sui quotidiani". Soprattutto, insiste Agnelli, "non si capisce chi abbia deciso di aumentare il prezzo del gas di sei volte. C'è una regola o qual è il meccanismo tecnico?", spiega suggerendo "l'utilizzo delle scorte di gas nei pozzi vuoti dei tempi di Mattei come ammortizzatore. Perché non viene fatto, o perché non tolgono le tasse sull'energia? In questo modo - conclude Agnelli - mettiamo in crisi tutto il Paese e tutte le sue industrie. C'era un rilancio meraviglioso col +6% del Pil, eravamo tutti pieni di lavoro e ora ci buttano addosso questa bomba. Non è colpa di Draghi, chiaramente, ma come si è arrivati a questo discorso?".

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