Gli accertamenti vengono diretti dal Procuratore Pignatone e dall'aggiunto Rossi. Ieri la Consob ha riferito di 'plusvalenze effettive o potenziali' stimabili in circa 10 milioni di euro. Non ci sono ipotesi di reato anche potrebbe essere quella di insider trading
Un fascicolo di indagini, per il momento senza ipotesi di reati e contro ignoti, è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Roma con riferimento alle presunte operazioni anomale avvenute prima del 16 gennaio quando si cominciò a parlare della riforma delle Banche Popolari. Gli accertamenti vengono diretti dal procuratore Giuseppe Pignatone e dall'aggiunto Nello Rossi. Lo spunto per l'apertura del fascicolo della procura di Roma è stato fornito dalle dichiarazioni del presidente della Consob Giuseppe Vegas a proposito, tra l'altro, delle plusvalenze effettive o potenziali.
Per il momento, dunque, non ci sono ipotesi di reato anche se, a quanto si è appreso, il reato potrebbe essere quello di insider trading. Alla Consob sono stati già chiesti documenti e analoga richiesta potrebbe essere fatta anche alla Banca d'Italia con riferimento al commissariamento della Banca dell'Etruria.
Come ha riferito ieri il presidente Giuseppe Vegas, la Consob "è fortemente impegnata a portare a gli termine accertamenti necessari'' e, in base ai primi accertamenti, è emerso che, nei giorni precedenti alla presentazione del decreto legge si sono verificate delle operazioni potenzialmente anomale, che hanno portato a ''plusvalenze effettive o potenziali'' stimabili in circa 10 milioni di euro. Le analisi condotte dalla Consob hanno rilevato ''la presenza di alcuni intermediari con un'operatività potenzialmente anomala, in grado di generare margini di profitto''. La Commissione, spiega Vegas, ha già proceduto a inoltrare le richieste di ''dati e notizie, agli intermediari sia italiani sia esteri'' e, sulla base delle analisi ricevute, si è reso ''necessario inviare ulteriori richieste ai soggetti indicati come clienti o committenti finali''.
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