Dal 2014 al 2015 la crescita italiana registrera' un incremento del 50%. E' quanto tiene ad evidenziare il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan in un intervista a Cnbc a proposito delle previsioni ancora molto contenute per l'Italia: il Def parte dalla previsione di una crescita dello 0,8% per quest'anno e punta a un incremento fino all'1,3% l'anno prossimo e "cio' significa che ci sara' un aumento della crescita del 50%".
L'Italia sta attraversando una stagione, "nel breve periodo", di tagli ma "in due o tre anni avremo risultati visibili", ha assicurato. La chiave del rilancio del Paese - insiste - saranno le riforme strutturali, "radicali e di ampia portata", non solo annunciate ma finalmente messe in atto. A partire dal mercato del lavoro che, a suo avviso, ha bisogno di essere semplificato per facilitare un'occupazione durevole soprattutto dei giovani procedendo con "contratti piu' semplici - ha spiegato - e facendo in modo di legare i salari alla produttivita'".
"L'Italia - ha proseguito - come altri paesi avanzati ha attraversato periodi in cui le corporazioni e interessi particolari sono riusciti a bloccare il cambiamento: non e' un caso che le riforme istituzionali siano tra i punti centrali del programma di governo". Riforme profonde come quella del Senato e dello snellimento dei diversi livelli di governo "rendera' il modo di governare piu' semplice e meno costoso", una premessa, a suo avviso necessaria, per "ricostruire la fiducia degli italiani e degli investitori".